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Data: 20/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Grillo-show da Vespa: «Vinciamo noi. Renzi farà la fine di Letta, lo faranno sparire con la lupara bianca». «Vivisezione? Per il proprietario, non per Dudù»

ROMA Renzi? «Perderà le elezioni e gli faranno fare la fine di Letta, la lupara bianca». Poche ore prima di varcare i cancelli degli studi Rai di via Teulada dopo venti anni di assenza per partecipare a “Porta a Porta” Beppe Grillo preconizza sul suo blog che il premier perderà le elezioni e dovrà vedersela con il Pd. E questa volta il leader pentastellato al sorpasso ci crede davvero, come dimostra anche il fatto che ha accettato di andare da Bruno Vespa che solo un anno fa aveva vinto il «microfono di legno» come giornalista fazioso. E che invece ora, come titolare della «terza camera», è indispensabile all’ex comico genovese per arrivare a parlare con un tipo di elettorato che altrimenti non riuscirebbe mai a raggiungere. La cara vecchia tv, dopo anni di esaltazione del mitico web torna improvvisamente in scena e diventa determinate nella strategia comunicativa del M5S. Domenica Gianroberto Casaleggio ha mostrato dalla Annunziata il lato tranquillo e «istituzionale» del Movimento. Grillo che in Rai non è più tornato dal 1993 deve fare i botti a colori, cercando il colpo di scena mediatico per la volata finale. Il sorpasso del M5S sul Pd è a portata di mano. Così, dopo 20 anni di assenza, rompe gli indugi e va a “Porta a Porta” da Bruno Vespa. Ci va per fare l’ultimo appello tv prima delle europee; per convincere indecisi e moderati che lui non è «Hitler e neppure Stalin», e rosicchiare così altri voti ai «partiti». La determinazione è tale che Grillo infrange la regola del «mai nei talk show» (in settimana ha però spiegato che si tratta di un «faccia a faccia con un giornalista» come quello con Enrico Mentana). L’ex comico si era ripromesso di non mettere mai più piede in Rai ma la posta in gioco è alta: gli indecisi ed i moderati. Questi sono gli ultimi giorni di campagna elettorale; e l’ex comico genovese vuole giocarli tutto all’attacco. In attesa della trasmissione si concentra sul blog dal quale sfida Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Per Grillo, Renzi non solo perderà ma sarà anche scaricato dai suoi sostenitori di oggi: «Il premier è stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che invece perderà. E come avviene per i mafiosi, chi fallisce viene punito. Lupara bianca». «Il Sistema - spiega - assume i suoi uomini a progetto, se ci riescono, bene; altrimenti vengono fatti scomparire nel nulla». Come Rigor Montis e Enrico Letta, capitan Findus, per Grillo. Il leader M5S attacca poi Silvio Berlusconi: «Noi non vogliamo vivisezionare Dudù - afferma in riferimento alle polemiche sulla sua battuta sul barboncino dell’ex premier - ma il proprietario. È diverso, molto diverso. Da dieci anni faccio campagna contro la vivisezione». Il capo dei Cinquestelle ci tiene a tenere la tensione alta sulla sua partecipazione a “Porta a Porta”. E fa sapere di aver ottenuto la diretta della trasmissione, dopo una trattativa con il giornalista. «Se vai in registrata, poi con il montaggio ti fregano e ti fanno dire quel che vogliono loro» spiega ai suoi. La diretta serve anche per eventuali colpi di scena. Nel pomeriggio annuncia di voler portare un plastico in studio e minaccia: «Se non me lo fanno portare, potrei anche offendermi e non andare più...». Del plastico si favoleggia già da qualche giorno, sembra che il leader pentastellato abbia fatto preparare un castello, una specie di carcere con i politici reclusi come detenuti. «Attenti alla diffamazione in campagna elettorale» mette le mani avanti il Pd. Con sé, in ogni caso, porta in trasmissione un altro simbolo della «lotta al sistema»: l’assegno con i cinque milioni che i parlamentari Cinquestelle restituiranno grazie al dimezzamento del loro stipendio. Il ritorno di Grillo in Rai è comunque un evento. L’ultima volta nella tv di Stato risale a oltre 20 anni fa, quando fu cacciato per una barzelletta sull’allora premier Bettino Craxi e sui socialisti. Stavolta, Grillo torna non da comico ma da leader politico. La sfida con Vespa è su legge elettorale, euro, finanziamento pubblico ai partiti, espulsioni alla Camera. E, magari, anche la privatizzazione della Rai. L’attesa ha coinvolto anche Twitter dove l’hashtag “Brunochiedi” ha raccolto molte domande da girare al telegiornalista. «Se il M5S perde le elezioni Grillo si ritira come promesso?» «Perché usa quel linguaggio violento e funereo?» E ancora, «Chiedi la trasparenza dei bilanci del suo blog visto che non fa altro che chiedere quella degli altri». C’è infine chi scrive caustico: «Quello che vuoi, basta che siano domande, se ti va le domande le sai fare».

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