PESCARA - Futuro ancora incerto per l’aeroporto d’Abruzzo di Pescara.
Lucio Laureti presidente della Saga, la società che gestisce lo scalo, ha escluso ogni ipotesi di ridimensionamento da parte dell’Enav, ma non ha fatto altrettanto per quanto riguarda la chiusura notturna, dalle ore 24 alle ore 6. Uno scenario che viene giudicato molto preoccupante dal sindacato Filt Cgil, perchè di fatto equivarrebbe a un declassamento.
“Il presidente Laureti - spiega il segretario regionale Franco Rolandi - sostiene che con la chiusura notturna di sole sei ore non verranno pregiudicati i voli commerciali. Premesso che sulla vicenda dovrebbe essere la Regione Abruzzo e non il presidente della società di gestione dell’aeroporto a fornire chiare spiegazioni, ma la Filt Cgil Abruzzo torna a ribadire che la chiusura notturna anche di poche ore, declasserà l’aeroporto e pregiudicherà definitivamente la possibilità che possa riattivarsi un servizio di trasporto merci, che come è noto viene concentrato normalmente nelle ore notturne ma soprattutto quello che ignora il Presidente Laureti è che la chiusura anche di sole 6 ore, determinerebbe il fermo anche del servizio fornito oggi dalla Guardia Costiera”.
Da qui l’appello della Filt Cgil: “Sulla chiusura notturna dello scalo e sul ridimensionamento dell'aeroporto, l’ultima parola non spetta all’Enav ma all’Enac e i politici abruzzesi potrebbero esercitare le dovute pressioni per impedire questa decisione.”
I sindacati fanno infine osservare che poco lontano, nelle Marche, all'aeroporto di Falconara, il presidente della società di gestione Giovanni Belluzzi, a differenza del suo collega abruzzese Laureti, sta facendo barricate contro la medesima ipotesi di chiusura notturna (leggi l'articolo del "Corriere Adriatico"), in quanto essa comporterebbe il rischio di perdere servizi come il trasporto postale che arriva alle 3 di notte, peraltro strappato all’aeroporto di Pescara. A rischio sarebbero poi numerosi posti di lavoro e la possibilità di trovare nuovi partner per rilanciare lo scalo.
“A Falconara - commenta Rolandi - è in corso un confronto serrato con Enav per trovare una soluzione. La società di gestione sta tenendo duro. Invece sull'aeroporto d'Abruzzo c'è una disarmante calma piatta e il Ppesidente Laureti addirittura minimizza e getta acqua sul fuoco”.
Di chiusura notturna dell'aeroporto di Pescara se ne parla dall'autunno 2013, e fu lo stesso presidente di regione Gianni Chiodi a protestare con il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, definendo l'intenzione dell’Enav in contraddizione con l’inserimento dello scalo pescarese tra i 31 di interesse nazionale.
Inoltre osservò Chiodi: "la chiusura notturna penalizzerebbe fortemente lo scalo abruzzese nella cui programmazione sono inseriti arrivi e partenze nella fascia notturna", con il riferimento particolare, oltre ai voli di linea, allo schieramento nello scalo del nucleo della guardia costiera, l'assistenza ai voli ambulanza per la clinica di Chieti, lo scalo alternato di Roma Fiumicino. (Filippo Tronca).
CHIODI: 9 MILIONI PER L’AEROPORTO D’ABRUZZO
Saranno firmate domani mattina due convenzioni tra la Regione Abruzzo e la Saga con la quale verranno destinati oltre 9 milioni di euro per il completamento e il rafforzamento del sistema logistico e della mobilità dell’aeroporto d’Abruzzo.
“Si tratta - spiega il presidente Gianni Chiodi - dell’ultimo tassello di un percorso complesso iniziato con la sottoscrizione dell’accordo quadro tra la Regione e il ministero. Con queste risorse, provenienti dai Fondi Fas, andiamo a completare gli sforzi e gli investimenti messi in campo in questi anni per valorizzare e potenziare l’infrastruttura aeroportuale”.
“Con questo ulteriore stanziamento puntiamo a conseguire un risultato importante che apre nuove prospettive di crescita per lo scalo abruzzese. I numeri, d’altra parte, ci confortano nelle scelte e nelle strategie messe in atto fino a questo momento”, ricorda.
“Il traffico passeggeri è passato da 410 mila a 560 mila, segno che siamo sulla buona strada per fare dell’aeroporto il fulcro di un sistema infrastrutturale necessario per fare dell’Abruzzo una regione a pieno titolo europea”, conclude Chiodi.