«Chiediamo che tutte le istituzioni debbano sostenere l’esigenza che il bacino del cratere sismico sia inserito nella zonizzazione delle aree che usufruiranno della carta degli aiuti di Stato». È il grido d’allarme lanciato dal segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, dopo che la Conferenza Stato-Regioni ha deciso che la popolazione deve essere di 251 mila abitanti, per rientrare nella misura del 107.3c l’ex 87.3c, gli incentivi statali alle imprese. «Siamo d’accordo con Gianni Chiodi - ha proseguito Trasatti - che ha chiesto un incremento di popolazione fino a 370 mila persone (l’area del cratere sismico, ndr), ma purtroppo la Conferenza Stato-Regione ha risposto picche. Non accettiamo, però, quello che è scritto nella delibera di Giunta regionale che afferma il fatto che qualora non dovesse arrivare il via libera all’allargamento richiesto, il cratere sismico resterà fuori dalla programmazione 2014-2020».
Trasatti ha proseguito affermando che «il 5% dei fondi per la ricostruzione è già riservato al sostegno delle attività produttive, ma pur avendo questa somma a disposizione non si potrà utilizzarla, perché le imprese dovranno sottostare ai vincoli europei. Senza la nuova zonizzazione, il 5% non potrà essere concesso alle imprese». Trasatti ha concluso ricordando che «sono stati già stanziati con il 5%, 100 milioni che sono fermi dal 21 dicembre 2012».