ROMA L’uno lo definisce «assassino», l’altro replica: «Pover’uomo». Il dialogo a distanza tra il leader forzista Silvio Berlusconi e quello pentastellato Beppe Grillo oramai rasenta l’insulto. Ad attaccare, in affanno dopo il record di ascolti del vertice grillino nel salotto di Bruno Vespa, ieri mattina è stato l’ex Cavaliere, dagli studi de La7. «Grillo è uno esperto sul non entrare in prigione, con colpa ha ucciso 3 amici. E' condannato per omicidio plurimo colposo, è pregiudicato e assassino ha scampato la prigione e non dovrebbe tornare su questi argomenti», ha picchiato duro Berlusconi, accusando gli elettori del Movimento 5 Stelle di cercare la «vendetta» e volere «il sangue», visto che lo stesso Grillo «dice le stesse cose che diceva Hitler in campagna elettorale».
RISCHIO ESCLUSIONE
I sondaggi dicono che la polarizzazione delle opinioni, in questa campagna elettorale, rischia di escluderlo dallo scontro a due tra Renzi e il competitor ligure diventato, di conseguenza, l’obiettivo principale del leader di Forza Italia: «Tutti nel mondo dello spettacolo sapevano che questo signore non faceva spettacoli se non era pagato in nero. Poi è stato denunciato da un imprenditore, ed ora fa il moralista?», ha caricato la dose Berlusconi, lanciando poi a Grillo il guanto della sfida: «Io rispondo al signor Grillo, se lui vuole facciamo una trasmissione aperta e porto i testimoni che possono dire che lui riceveva una parte di compenso in nero e porto anche la sentenza con cui è stato condannato per omicidio colposo avendo ucciso tre persone». Ma se Berlusconi sembra pronto a tutto per riconquistare un po’ dello spazio perduto, Grillo non appare intenzionato a lasciargli margini di manovra. E, mentre varcava la soglia di Montecitorio per il Restitution day, tra una lode ai suoi ragazzi e una minaccia di licenziamento agli incolpevoli commessi del Palazzo, ha pure risposto all’ex Cavaliere. Senza discostarsi da lui, nello stile e nel tono: «Sono voci dall'aldilà, non replico neanche. Uno dei più grandi evasori della storia dà dell'evasore a me? E' fantastico... E' un pover'uomo che non crede più in quello che dice. Sta zampettando da una televisione all'altra per salvare le sue aziende, non gli elettori».
Intanto, però, stasera Berlusconi occuperà la stessa sedia che ha appena ospitato lo stesso Grillo, a Porta a Porta, mentre il rotocalco dell’azienda di famiglia, “Chi”, ospita una lunga intervista in cui il leader dà la propria versione della sua permanenza in campo: «Non possiamo lasciare il campo alla sinistra e tanto meno a un aspirante dittatore. Il pericolo Grillo è grave. Lui, purtroppo non può che peggiorare le cose. Credo che il mio Paese abbia ancora bisogno di me, di noi, dei moderati». E per blindare Forza Italia, ieri ha riunito i vertici del partito annunciando la nomina della fedelissima Maria Rosaria Rossi a tesoriere conpieno potere di firma, al posto del troppo dubbioso Sandro Bondi.