Nuova intesa Anci-Asstra sulla mobilità sostenibile per le città metropolitane. Piero Fassino, presidente Anci: ‘E’ essenziale rendere tale comparto sostenibile ed efficiente per la dinamicità e la salute urbana’
Ogni giorno più di 15 milioni di cittadini prendono i mezzi di trasporto pubblici per spostarsi nelle aree urbane. Le smart city italiane necessitano di una mobilità di qualità e più sostenibile (smart mobility) e questo è possibile solo riducendo l'uso dei veicoli privati e favorendo l'accesso al servizio pubblico.
Su questa linea di pensiero è stato sottoscritto un nuovo protocollo d'intesa tra l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e l'Associazione nazionale delle imprese di trasporto pubblico locale (ASSTRA).
Il testo impegna le associazioni, per i prossimi due anni, in un programma di iniziative concrete, finalizzate alla promozione e lo sviluppo del trasporto pubblico, inteso come servizio efficiente, sostenibile e moderno, e come elemento fondamentale per la qualità della vita delle comunità locali e dei territori. Riguardo la smart mobility, il presidente Anci Piero Fassino ha dichiarato: "E' assolutamente essenziale rendere efficiente questo delicato ed importante comparto, che necessita di certezze normative e di risorse per affrontare le sfide future e per migliorare, in termini sostenibili, la dinamica della mobilità urbana ed extraurbana. Metteremo a frutto l'esperienza amministrativa e quella operativa per condividere e proporre soluzioni riformatrici ed innovative nei confronti degli altri interlocutori istituzionali, che tengano conto delle esigenze dei Comuni, delle Città Metropolitane e soprattutto dei nostri cittadini''.
Gli ottimi risultati ottenuti hanno spinto Anci e Asstra a fare un passo successivo che ha portato alla stesura dell'Accordo di collaborazione. Il Protocollo d'Intesa prevede una collaborazione attiva su livelli ed ambiti diversi: individuazione, valutazione e monitoraggio delle novità emergenti riguardanti le norme, le questioni economico-finanziarie e l'innovazione tecnologica nel settore del trasporto pubblico locale; partecipazione alle rispettive attività formative; promozione di attività congiunte di analisi e di ricerca; ed infine collaborazione per la partecipazione a bandi per progetti europei. Con questo accordo, le due associazioni mettono a sistema una collaborazione che viene da lontano e che soprattutto negli ultimi anni - di prova durissima per le autonomie locali ed i trasporti pubblici a causa della crisi - ha visto le rispettive strutture schierate l'una accanto all'altra per sostenersi a vicenda secondo le specifiche competenze.