PESCARA Sospensione temporanea dei lavori di tesatura dei cavi elettrici della futura filovia finché il direttore del Dipartimento attività tecniche energetiche e ambientali non avrà concluso l'esame della documentazione sulla sicurezza trasmessa dalla Gtm lo scorso 16 maggio. Lo prevede l'ordinanza firmata dal sindaco Luigi Albore Mascia. «Nel caso in cui dovesse risultare che sono state rispettate tutte le prescrizioni», si legge in una nota del sindaco, «la stessa ordinanza verrà revocata con effetto immediato». Dal Comune fanno sapere che l'ordinanza è stata trasmessa alle forze dell'ordine, alla Balfour Beatty e alla stessa Gtm per lo stop dei lavori. «In realtà non abbiamo ancora ricevuto nulla», spiega invece il presidente della Gtm, Michele Russo. «E comunque, il Comune – come si dice a Francavilla – arriva dopo gli spari, visto e considerato che abbiamo già ultimato la tesatura. Ora manca la cosiddetta “morsettatura”, operazione che va comunque condotta al più presto, anche nel rispetto dei necessari standard di sicurezza». Non ci sarà alcuno stop ai lavori, dunque, da parte dell’azienda, proprio in virtù del fatto di concludere questa fase il prima possibile. «Personalmente», spiega comunque Mascia, «ho sempre condiviso e condivido tuttora il progetto della filovia. Ritengo che Pescara abbia bisogno di un mezzo di trasporto pubblico di massa veloce, a basso impatto ambientale, che garantisca un collegamento rapido con Montesilvano. Ma in qualità di sindaco so anche che esistono tempi e modi per la realizzazione di opere pubbliche», sottolinea il primo cittadino. «Tre anni fa», ricorda Mascia, « è stata la mia amministrazione comunale a garantire l'immediata disponibilità delle aree per far partire il cantiere, rimasto fermo per anni, ed ero convinto che a fine 2013 avremmo inaugurato il passaggio del primo filobus». «Poi, le opere hanno subito un rallentamento: nel 2013, su richiesta della stazione appaltante, la Gtm, abbiamo spostato il mercato rionale del mercoledì, proprio perché la Balfour Beatty, l'impresa realizzatrice, aveva bisogno immediato di disporre delle aree della strada-parco per realizzare la tesatura dei fili. E il Comune si è adeguato e, seppur tra mille polemiche, abbiamo spostato in tempo da record il mercato rionale, portato in viale Kennedy, via Cadorna e via Settembrini, tra mal di pancia e proteste, che abbiamo sopportato interamente sulle nostre spalle. Per un anno quindi il mercato non si è più svolto nella sua sede, ma i cavi non sono stati tesi e soprattutto il cantiere è rimasto fermo, per un anno intero, senza alcuna giustificazione». Lo scorso aprile, a due mesi dal pronunciamento del Tar proprio sulla realizzazione della filovia, pronunciamento atteso per il 19 giugno, la Gtm ha chiesto al Comune di chiudere tutte le strade che si incrociano con la Strada-parco, strade come via Cavour o via Cadorna, per realizzare quella stessa tesatura dei cavi annunciata un anno fa. «Una richiesta», incalza Mascia, «che sa un po' di presa in giro e che non abbiamo accolto, anche perché data la presenza di decine di cantieri proprio tutt'attorno alla strada parco, l'ulteriore provvedimento di limitazione della viabilità, avrebbe determinato la paralisi definitiva del traffico».
PESCARA La Gtm interviene sulla tenuta del fondo stradale, interessata dal passaggio della filovia. «Dopo aver commissionato ed effettuato approfondite analisi adottando le più moderne e sofisticate tecnologie», si legge in una nota, «è emersa una criticità strutturale del tratto di via Castellammare (Strada parco) nel territorio di Montesilvano, oltre ad alcuni punti specifici e circoscritti nel territorio di Pescara». Secondo la Gtm, «queste criticità ridurrebbero sensibilmente la durata della perfetta conservazione del manto stradale, rispetto ai 20 anni previsti come garanzia tecnica, provocando avvallamenti sul percorso. Pertanto, dopo aver attentamente verificato l’attendibilità dei dati emersi dal sondaggio, la Gtm ha diffidato la Balfour Beatty (impresa appaltatrice) a effettuare lavori di adeguamento strutturali senza oneri, né per la stessa Gtm né per i Comuni, per consegnare l’opera a regola d’arte». I lavori cominceranno nei primi giorni di giugno e saranno completati nel mese.«La Gtm ammette finalmente che il tracciato della filovia è inidoneo. Chi pagherà i danni ?» Se lo chiede Loredana Di Paola del Wwf, candidata sindaco de "L'altra Città": «Perché cominciare con tanta fretta l'elettrificazione parziale, per soli 2,5 km, di un tracciato che finalmente la stessa Gtm riconosce assolutamente inidoneo dal punto di vista strutturale?», incalza. «Per una strana coincidenza, il comunicato è stato divulgato nell'imminenza dell'udienza di oggi davanti al gip, dove si discuterà l'opposizione all’istanza di archiviazione dell’indagine penale su nostro esposto. I risultati dei carotaggi erano ben noti dall'aprile 2012 e sono stati secretati fino a oggi, con l'assicurazione che il tracciato era stato riconosciuto idoneo per i prossimi 20 anni. La verità comincia a venire a galla. Chi paga ora gli ingenti danni ambientali ed erariali procurati dall'ennesimo episodio di cattiva politica? Qualcuno nella Regione Abruzzo e al ministero dei Trasporti dovrà assumersi la responsabilità di quest'altro sperpero di denaro pubblico».