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Pescara, 24/11/2024
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Data: 22/05/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Moti di piazza Salotto per il gran finale. Mascia: «Disponibilità con il sorteggio». Testa «È un dispetto a me» D’Alfonso lancia proclami sulle folle oceaniche: «Mobilitazione generale»

PESCARA Luciano Ovunque ha vinto: piazza Salotto sarà sua e soltanto sua domani sera, dalle 20 a mezzanotte, fino all'ultimo minuto utile della campagna elettorale. Nonostante Mascia si rifugi dietro il politicamente corretto affermando: «Io sono il sindaco e devo garantire tutti. Ho deciso che piazza Salotto torna a disposizione per i comizi e chi la vuola può fare richiesta. Se più candidati la chiederanno per venerdì sera alla stessa ora di D'Alfonso, si farà il sorteggio». Già, ma chi lo farà all’ultimo minuto? Siamo alla ruota della fortuna, insomma, per decidere a chi assegnare lo spazio cittadino più ambito nel giorno più importante. La verità è che D'Alfonso ha già avuto partita vinta, tant'è che ieri ha replicato i messaggi annunciando addirittura una «mobilitazione generale venerdì 23 maggio alle ore 20 in piazza Salotto». Segno che sente di avere in pugno il salotto buono di Pescara. Con tanti saluti a Mascia che fa il garantista. Guerino Testa, però, non ci sta perché era stato lui il primo, un mese fa, a chiedere la disponibilità di piazza Salotto. Disponibilità revocata dopo due inutili riunioni in Municipio, mentre altri spazi furono resi abili e arruolati per i comizi, salvo scoprire poi che due di essi (piazza della Repubblica e Piazza Unione) sono fuori gioco a causa dei cantieri che li rendono impraticabili. Testa aveva lanciato in tivù e sulle pagine de Il Tempo la proposta di concedere piazza Salotto a tutti i nove candidati sindaco con la partecipazione dei cittadini, appello raccolto positivamente in un primo momento da Mascia ed entusiasticamente da alcuni degli altri avversari. Ieri, Testa ha replicato la proposta su Facebook, divenuta ormai la nuova tribuna politica. «Venerdì - ha scritto il candidato di Ncd, udc e altre due liste civiche - chiudiamo insieme la campagna elettorale in piazza Salotto, dando appuntamento ai cittadini nel punto centrale della città. Che ne dite? Al momento la piazza non è stata ancora assegnata a nessuno. Attendo la vostra risposta». Il primo ad acconsentire è stato Alessio Di Carlo (La Grande Pescara) mentre Roberto De Camillis ha annunciato telefonicamente di essere disponibile ad aderire e anche Florio Corneli (Pescara a colori) ha dato il suo ok. Proposta che è piaciuta persino ad alcuni amici di Marco Alessandrini che hanno chiesto al candidat del centrosinistra cosa ne pensasse, senza ricevere risposta. Sentendo parlare di sorteggio e altri quiz, a Testa salta la mosca al naso: «È evidente - commenta - che qualcosa non torna perché la piazza sarà comunque occupata, quindi mi viene da pensare che i vertici del Comune abbiano deciso consapevolmente, a suo tempo, di farmi un torto per non consentirmi di usufruire di piazza Salotto nell'ultima serata di campagna elettorale. Non è così, con i dispetti, che si governa una città, non è così che ci si confronta con gli avversari». Mascia non replica al suo fraterno nemico e con l'escamotage del sorteggio si mette al sicuro da eventuali attacchi di "parzialità" da parte degli altri candidati e soprattutto da parte del centrosinistra, nel caso in cui avesse davvero negato piazza Salotto a D'Alfonso. Che può dormire sonni tranquilli: in due giorni nessun candidato è in grado di cambiare programmi e locations per contendere il salotto buono a Luciano Ovunque: l’atto di forza ha pagato. A Pescara la situazione è grave, ma non è seria: come si fa a dare torto a Ennio Flaiano?

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