ABRUZZO. Ci sarebbe una strategia precisa messa in atto da diversi anni per svuotare (anzi «saccheggiare») la società che ha in concessione l’autostrada abruzzese che arriva a Roma a tutto vantaggio del gruppo Toto, proprietaria della stessa “Strada dei Parchi”.
E’ la teoria dei sindacati interni alla società che gestisce in concessione la A24 e la A25 che oggi dopo le rotture delle trattative hanno proclamato due gironi di sciopero per il 30 maggio e 1 giugno. In pratica come era già emerso negli scorsi anni Strada dei parchi affida direttamente una serie di lavori a società del Gruppo Toto esautorando di fatto da quelle mansioni i dipendenti. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl-At non sono affatto teneri nei confronti della proprietà e si dicono «costretti a denunciare il mancato rispetto degli accordi, del contratto e soprattutto dei vincoli sottoscritti nella convenzione da parte di Strada dei Parchi».

«L’Azienda, che gestisce le due autostrade A24 ed A25», si legge nel comunicato di oggi, «con un atteggiamento irresponsabile ed inusitato ha deciso in maniera unilaterale di prevedere una riduzione immotivata dei presidi di personale sull’intero tracciato autostradale. In particolare per l’intero periodo estivo, il periodo con maggiori volumi di traffico, l’azienda non garantirà, contrariamente agli impegni sottoscritti nella Convenzione, -dicono i sindacati- il presidio nei turni notturni di ben otto stazioni autostradali e allo stesso tempo dimezzerà la presenza degli addetti alla Viabilità e quindi alla sicurezza degli utenti».

«Una vera desertificazione del tracciato. Una strategia messa in campo oramai da alcuni anni con la quale il gruppo “Toto” oggi proprietario di Strada dei Parchi, continua a saccheggiare il lavoro della concessionaria a tutto vantaggio delle imprese del gruppo che ovviamente sono al di fuori del Contratto Autostradale».
Secondo i dati del sindacato solo per l’annualità 2014, Strada dei Parchi ha affida direttamente ad un’azienda del gruppo Toto oltre 40 milioni di manutenzione ordinaria che in gran parte potrebbe essere svolta dai dipendenti della Strada dei Parchi.
«Si intende insomma far sparire il lavoro dall’azienda che ne ha per effetto degli obblighi di convenzione. E parliamo della sola manutenzione ordinaria, allo stesso modo le aziende del gruppo realizzano la totalità degli investimenti e dei lavori di adeguamento dell’infrastruttura», aggiungono i sindacati, «con tutti gli oneri di indebitamento a carico di Strada dei Parchi».

«Il progetto inaccettabile è quello di rendere Strada dei Parchi una scatola vuota dalla quale attingere affidamenti e introiti da pedaggio. I lavoratori sono di troppo», stigmatizzano i sindacati, «il tutto avviene mentre i ricavi aumentano per effetto dell’esplosione delle tariffe ed il costo del personale diminuisce. Degli oltre 600 dipendenti del 2003 l’azienda impiega oggi 470 lavoratori. Da tempo siamo alla ricerca di un’interlocuzione presso il Ministero delle Infrastrutture dove oggi risiede la Struttura di Vigilanza sulle concessionarie autostradali ma ad oggi pare che il “caso” Strada dei Parchi ed il suo destino non interessi a nessuno».
«Non siamo disposti ad assistere alla sistematica estinzione della nostra azienda», concludono i lavoratori, «pretendiamo il rispetto degli accordi, del contratto nazionale e degli obblighi dì convenzione. Per tali ragioni i dipendenti Strada dei Parchi sono chiamati compatti alla lotta a difesa del loro posto dì lavoro».
Sciopero dunque in attesa di chiarimenti e di un cambio di rotta.