"Prendiamo atto con grande rammarico della decisione dell' ATAC, una decisione sintomatica delle difficoltà non tanto o non solo dell'azienda romana ma di un intero settore che è arrivato alla strettoia finale". Così in una nota ASSTRA commenta la notizia dell'uscita dell'azienda del trasporto pubblico capitolino dall'associazione. "Sullo sfondo di questa vicenda c'è, infatti - prosegue la nota -la difficoltà di rinnovare un contratto di lavoro per oltre 116.000 lavoratori, la maggior parte dei quali lavora per aziende tecnicamente fallite. L'Associazione ha denunciato questa situazione innumerevoli volte e puntualmente ad ogni governo che si è alternato alla guida del Paese negli ultimi anni. Nonostante questo, oggi ci troviamo ad affrontarè una situazione difficile, sia noi come Associazione di un settore in crisi, che l'ATAC come azienda più importante di questo settore". "Sembra paradossale ma avvicinarsi al contratto nazionale degli autoferrotranvieri sembra generare una forma di strabismo - sottolinea il presidente di ASSTRA, Marcello Panettoni - da una parte l'ATM di Milano è uscita da ASSTRA accusandoci di non concludere il contratto nazionale della categoria e dall'altra ATAC di Roma si dissocia perché ASSTRA insieme ad ANAV si è rimessa al tavolo in questi giorni per trovare una via d'uscita alla vertenza degli autoferrotranvieri, cercando di introdurre anche col contratto nazionale forme di maggiore produttività e flessibilità del lavoro per migliorare i servizi e l'economicità delle gestioni aziendali. Comunque sia, rivolgendoci all'azienda romana in particolare, le auguriamo di trovare al più presto la strada del risana mento".