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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
La Gtm scrive al Comune «La filovia va completata. Se la ditta ci chiederà i danni, noi ci dovremo rivalere contro l’amministrazione» »

PESCARA I mezzi della Balfour Beatty, la ditta vincitrice dell’appalto della filovia, sono fermi da due giorni all’altezza dell’incrocio tra la Strada parco e via Gioberti. In seguito all’ordinanza temporanea di sospensione dei lavori, firmata dal sindaco Luigi Albore Mascia, la Gtm (stazione appaltante dell’opera) ha ceduto di fronte allo stop imposto dal Comune, ma il presidente Michele Russo non esclude la richiesta di un risarcimento danni. «Spero», sottolinea Russo, «che prevalga un ragionamento logico e di buon senso invece dei soliti dispettucci. Abbiamo scritto una lettera al sindaco Mascia in cui spieghiamo che la tesatura dei cavi sulla Strada parco è di fatto completata. Manca soltanto la morsettatura, ossia il fissaggio dei cavi nei loro supporti. Se è vero che l’ordinanza di sospensione dei lavori è rivolta a garantire la sicurezza del cantiere, a maggior ragione si dovrebbe proseguire con il fissaggio per far stare tranquilli noi e i cittadini. A questo punto, ci aspettiamo che il Comune ci ripensi». Dopo le polemiche sollevate dalle associazioni Wwf, Carrozzine determinate, Comitato no filovia, Comitato utenti strada parco e Pescara bici, che hanno chiesto di interrompere i lavori sulla Strada parco in attesa della decisione del Tar in merito alle prescrizioni del comitato regionale Via, prevista il 19 giugno, il sindaco Albore Mascia mercoledì sera si è deciso a firmare l’ordinanza di sospensione dei lavori di elettrificazione di 4 chilometri di Strada parco, dall’incrocio con viale Muzii alle Naiadi. Qualche giorno prima, aveva diffidato in maniera formale Gtm e Balfour Beatty alla prosecuzione del cantiere, fino a quando non fosse stata esaminata la documentazione sul rispetto dei parametri di sicurezza del cantiere. Giovedì mattina l’ordinanza del primo cittadino è stata consegnata al capo cantiere, ma la tesatura dei cavi era già stata completata. L’ultimo intervento da completare è infatti la morsettatura. «Non è escluso», ha spiegato Michele Russo, «che l’impresa che si è vista illegittimamente fermata dal Comune nei suoi lavori sulla Strada parco, decida di chiedere i danni alla stazione appaltante, quindi a noi della Gtm. Finora non è successo, ma se si dovesse proseguire con il braccio di ferro a oltranza, è un’ipotesi che non escludo. La Gtm, inoltre, essendo un ente pubblico ed essendo sottoposta al controllo della Corte dei conti, avrebbe l’obbligo di rivalersi a sua volta sul Comune». «Tutto questo ci fa pensare che c’è stata una corsa forsennata a mettere un punto fermo sull’appalto della filovia», ribattono i rappresentanti delle associazioni anti Filò, «questo di Pescara è il primo caso al mondo in cui viene eseguita prima la tesatura e poi si aggiustano marciapiedi e percorso ciclopedonale. Fare un’operazione di sistemazione del fondo stradale a pochi metri dai cavi elettrici è pericolosissimo: le pale meccaniche potrebbero malauguratamente agganciare un filo e farlo spezzare. Senza contare poi che ci sono alcuni tratti della Strada parco che sono a rischio e necessitano di interventi più profondi di una scarificazione superficiale: da via Ronchi a via Cavour e da via Mafalda di Savoia a via Ruggero VII».

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