PESCARA Gianni Chiodi chiude la campagna elettorale di Forza Italia all’auditorium Flaiano di Pescara, dove il piatto forte è il collegamento di Silvio Berlusconi, in diretta video da Milano. Nazario Pagano premette che «il presidente non può essere di persona in Abruzzo, per le assurde vicende che conosciamo». C’è, invece, l’ex ministro Raffaele Fitto, candidato alle europee nella circoscrizione meridionale, ma non fa in tempo a prendere la parola, che irrompe sullo schermo Berlusconi: bandiere al vento e applausi, a legare idealmente le platee di Pescara e Milano. Il cavaliere saluta «gli amici che ci seguono da Pescara, il candidato alla Regione, Chiodi, il sindaco Albore Mascia, oltre a Fitto e Pagano». Subito dopo annuncia: «È un voto importante per l’Europa e per molte città italiane, ma anche per lo scenario politico nazionale». Compie un’analisi impietosa sulle condizioni in cui è precipitato il Paese, dispensa fendenti a Renzi e a Grillo e invita gli attivisti di Forza Italia a mobilitare gli indecisi. Dopo circa venti minuti, Fitto prova a più riprese a inserirsi da Pescara. Inutilmente. Un rapido consulto e Pagano decide di sfumare il discorso del cavaliere. «Ci scusiamo – dice – ma abbiamo molti altri impegni elettorali questa sera». Una parte dei presenti non gradisce e lo considera quasi un sacrilegio. Intanto, accantonati i veleni di una campagna elettorale difficile, il governatore uscente ha voluto sperimentare, in questa giornata conclusiva, un nuovo tipo di contatto con gli elettori. Simpatizzanti e anche antagonisti. Un incontro virtuale, nella mattinata, quando Gianni Chiodi ha risposto, per un’ora, sulla propria pagina ufficiale Facebook, alle domande degli abruzzesi. Un appuntamento in programma alle dieci, ma cominciato con oltre un’ora di ritardo. I problemi tecnici non hanno smosso neanche un po’ l’indulgenza degli elettori che non si sono fatti sfuggire l’occasione di un incontro diretto, seppur attraverso lo schermo di un computer, con il presidente della Regione. Si doveva parlare d’innovazione tecnologica e digitale, ma poi lo stesso Chiodi ha deciso di rispondere a tutte le domande arrivate sulla sua pagina del popolare social network. Più di trenta gli interrogativi e tra tutti, a tenere banco, senza alcun indugio, la sanità, dalle liste di attesa al risanamento, alle mancanze nella gestione delle emergenze mediche fino alle problematiche delle case di cura private e le nuovi assunzioni nelle Asl. Ma la curiosità degli abruzzesi, collegati da ogni angolo della Regione, ha riguardato altri argomenti, come il ruolo della ricerca e della specializzazione nell’economia regionale, le trivellazioni nell’Adriatico, il bollo auto nei comuni del cratere, la semplificazione dei processi amministrativi, green economy, alta formazione e per l’appunto, l’innovazione tecnologica. Per passare poi a domande più personali, come per esempio, la gerarchia di valori di un governatore degno di tale carica oppure riconoscere i settori nei quali la sua giunta avrebbe potuto operare meglio. Un Chiodi che non si è scomposto ha replicato a tutti, senza aggirare le domande più complicate, ma alcuni interrogativi sono rimasti senza risposta quando l’ora dedicata agli elettori è scaduta. Argomenti variegati, dagli aiuti alle famiglie disagiate al turismo religioso e all’erosione della costa, dalla riqualificazione dei disoccupati al reddito minimo fino al ponte sul Vomano e al wi-fi libero nei comuni. «Troppe domande» commenta Chiodi, questa volta sul suo profilo personale, dove una foto corredata da una faccina gialla sorridente lo ritrae impegnato nella discussione virtuale con gli elettori. E mentre qualche antagonista coglie l’occasione per scrivere slogan a favore dei propri diletti, il popolo web ringrazia il governatore uscente per la disponibilità. Una prova in più di quanto le nuove tecnologie siano ancora sottovalutate da chi governa, mentre il digitale rende reale l'idea di partecipazione alla politica.