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Data: 25/05/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bimbo di 3 anni gioca sui binari travolto e ucciso dal treno. La tragedia ieri sera alla stazione S. Marco. Era con il fratello

Francesco Spinelli aveva tre anni e, dicono i genitori, era bello come il sole. E’ morto ieri pomeriggio travolto da un treno, trecento metri prima dello scalo ferroviario di San Marco, nel cuore del quartiere di San Donato.
Una tragedia che avrebbe potuto essere ancora più grave perchè con Francesco c’era il fratellino di due anni, solo sfiorato dalla locomotiva, medicato dai volontari della Misericordia e poi affidato alla grande famiglia rom di cui Francesco era uno degli ultimi rampolli.
L’incidente è avvenuto intorno alle 18,40, sopra il tunnel che da via Fosso Cavone porta in via Po in un tratto alto quasi tre metri rispetto alla strada, non recintato proprio perchè alto ma comunque accessibile. La dinamica non è chiara ma un punto sembra fermo: Francesco stava giocando e piccino com’era, portava ancora i pannoloni, non poteva rendersi conto di quanto fosse pericoloso trattenersi sui binari. D’altra parte alcuni residenti del quartiere hanno affermato che più volte si son visti bambini arrampicarsi sulla massicciata e attraversare i binari. Dunque, non è la prima volta che accadeva.
Dovrebbe essere andata così: i fratellini, forse simulando gesta già viste o forse seguendo l’esempio di bambini più grandi, salgono sulla massicciata e si trovano accanto ai binari quando arriva il regionale 23686 partito da Roma alle 14,43, cento persone a bordo. Il treno procede a 50/60 km l’ora, velocità che in teoria dovrebbe permettere al conducente di controllare quanto accade. E infatti deve essere andata così, tanto che viene attivato immediatamente il freno e la locomotiva si ferma a cento-duecento metri oltre il punto di impatto. Francesco viene preso di lato e finisce proiettato nel fossato sottostante. Un volo che, secondo alcuni, potrebbe essere di dieci metri. Nonostante questo il corpo del piccino, riferiscono i soccorritori, appariva integro. E’ stato subito spostato di lì e portato all’obitorio dell’ospedale Santo Spirito a disposizione della magistratura, per ulteriori accertamenti.
Ora bisognerà chiedersi, e se lo chiedono innanzitutto gli investigatori, perchè i bambini si trovassero lì soli, senza la compagnia di adulti che con il loro consiglio avrebbero potuto e dovuto impedire ad entrambi di salire sulla massicciata. I genitori abitano lì vicino, può darsi che i piccoli si siano allontanati da casa senza che mamma e papà se ne siano accorti e che, forse per imitare qualcuno, si siano arrampicati fin sopra la massicciata.
Gli uomini della Polizia ferroviaria, coordinati dall’ispettore Davide Zaccone, hanno ascoltato fino a tarda notte i famigliari e i parenti del bambino in un clima dominato oltre che dal dolore anche dalla tensione. Tensione che si è manifestata, sin dai primi istanti, nelle fasi concitate dei soccorsi ma poi non è mai scemata. Sul posto uomini della Volante e il Pm Giuseppe Bellelli. La linea ferroviaria è stata sospesa fino alle 20,20, i passeggeri hanno raggiunto la stazione centrale a bordo di autobus messi a disposizione dalle Ferrovie.

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