ABRUZZO. «I sindacati hanno proclamato lo sciopero con argomentazioni inesistenti e ricorrendo ad affermazioni del tutto false». La società Strada dei Parchi ha preso atto «con sorpresa della decisione immotivata» di scioperare i l30 maggio ed il primo giugno prossimi.
Lo scontro sembra netto e le ragioni del sindacato sono state elencate in alcuni volantini e manifesti affissi che spiegano come la società starebbe cercando di svuotare di mansioni gli stessi dipendenti per poi arrivare a licenziamenti.
«Prima di tutto non è solo falsa, ma ingannevole e diffamatoria l’affermazione con la quale si parla di riduzione del personale», spiega oggi una nota della soietà che gestisce la A24 e la A25, «abbiamo, infatti, semplicemente proposto di eliminare il turno di notte nelle stazioni che, dalle ore 22 alle 6 del mattino, registrano livelli di transito di auto vicini allo zero. Otto stazioni dove di notte c’è una persona a sorvegliare il nulla. Gli otto addetti alla riscossione non verranno affatto licenziati, ma impiegati nei normali turni durante le ore del giorno. Evitando così nei periodi estivi o di massimo lavoro di dover ricorrere ad esterni per sostituire il personale in ferie. Aggiungiamo poi che tutte le stazioni sono collegate con la centrale operativa. In caso di necessità, dalla pista del casello senza uscire dalla macchina, i nostri clienti possono comunicare con interfono con la centrale operativa aperta 24 ore. Gli automobilisti in transito presso questi caselli nelle ore notturne, anche se non possono pagare in contanti, possono ritirare uno scontrino sostitutivo che consente il passaggio e potranno poi pagare entro 7 giorni il pedaggio, senza nessun aggravio di spesa. Senza pagare un centesimo in più».
Strada dei Parchi fino a tutto il 2013 –spiega ancora la nota- disponeva di tre pattuglie di sorveglianza, che sono diventate quattro con l’apertura delle Complanari. Su questi furgoni attrezzati, ci sarà un addetto anziché due. Ma il servizio di vigilanza nei piani di Strada dei Parchi «dovrà essere incrementato».
«Per questo», spiega Strada dei Parchi, «abbiamo già aggiunto alla flotta un nuovo mezzo in occasione dell’apertura delle Complanari e contiamo di incrementare il servizio con altri due mezzi prima dell’inverno. L’obiettivo è chiaro: aumentare la presenza di personale sull’autostrada. Altro che “desertificazione del servizio” paventata dai sindacati che si stanno barricando dietro la richiesta di mantenere due persone a bordo. Una scelta di principio che punta a difendere lo “status quo” ignorando come, grazie ai livelli di automazione e comunicazione raggiunti, una persona qualificata possa svolgere il compito di sorveglianza in maniera efficiente. Soprattutto se si arriverà al raddoppio dei mezzi presenti sulla strada».
Inoltre secondo la società sarebbe un «falso storico oltre che una grave scorrettezza da parte dei sindacati sostenere che abbiamo ridotto il personale».
«Oggi con Strada dei Parchi lavorano 492 persone», spiega la società del gruppo Toto, «la quasi totalità con contratto a tempo indeterminato. E non 470 come scrivono nel comunicato i sindacati. La società ha garantito i livelli occupazionali ben oltre i termini della convenzione e del bando di gara con cui si è privatizzata la gestione del tratto autostradale di A24 e A25. Il bando di gara statale prevedeva, infatti, l’obbligo di mantenere intatto il livello degli occupati previsti per i primi due anni di gestione. Qui siamo a oltre dieci anni e nessun provvedimento traumatico è stato attuato da Strada dei Parchi. Tutt’altro. La Società Strada dei parchi negli anni scorsi si è fatta carico di integrare e stabilizzare nel proprio organico 90 precari-stagionali che avevano avviato una vertenza con la precedente gestione».
«E' sbagliata (volutamente?) inoltre », conclude, «l'affermazione che abbiamo appaltato a società del gruppo "40 milioni di lavori per il 2014". Abbiamo invece firmato un contratto di fornitura di servizi da 38 milioni complessivi per la durata di tre anni. Che un sindacato interno sia così approssimativo nel citare i dati, non lo crediamo affatto. Quello che non capiamo, invece, è a cosa mira questa azione diffamatoria. In questo preciso momento. I sindacati dimenticano o fanno finta di non sapere che, per effetto della crisi che ha investito l’Abruzzo e il Lazio, i livelli di traffico su questa autostrada, come nel resto del Paese, sono tornati indietro di oltre dieci anni. Per un’autostrada come la A24 e A25 questo significa che il traguardo storico del pareggio di bilancio non è stato ancora raggiunto. Nonostante la crisi del traffico e dell’economia la Società non ha mandato a casa nessuno. Ma ha avviato un piano per modernizzare e rendere più sicura l’autostrada. Tanto che dal 2005 al 2013 abbiamo quasi dimezzato il numero degli incidenti (1463 nel 2005 contro gli 883 del 2013)».
«Se questi sono i metodi», avverte società Strada dei Parchi «interrompiamo le trattative sindacali fino a quando non si registri una reale disponibilità della controparte al dialogo, nell’interesse dell’Azienda e quindi del futuro delle persone che vi lavorano».