Scelta di rinnovamento o avanti tutta nel segno della continuità. I pescaresi scelgono oggi il sindaco e la maggioranza cui affidare la guida della città per i prossimi cinque anni.
Nove i candidati in corsa. Luigi Albore Mascia è il sindaco uscente e si presenta con il sostegno di Forza Italia, Pescara futura e Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, espressioni di un centrodestra diviso: l’altro fronte è rappresentato da Guerino Testa, sostenuto da Ncd, Udc e dalle liste civiche Pescara in Testa e Rinascita popolare. Il centrosinistra risponde invece compatto con Marco Alessandrini, uscito vincente dalle primarie del Pd e a caccia della rivincita contro Mascia, già affrontato nel 2009. E’ appoggiato anche da Sel, Scegli Pescara, Persone comuni per Pescara, Pescara bene comune, Liberali Centro Democratico Popolari per Pescara.
Enrica Sabatini è il volto giovane di una lista nuova, quella del Movimento 5 Stelle. E’ la rivale forse più temuta dai candidati degli schieramenti tradizionali. Gli altri in lizza sono a capo di liste civiche: una per Loredana Di Paola (L’altra città), tre per Roberto De Camillis (Difendere Pescara, De Camillis Sindaco, Progetto Pescara), una per Vincenzo Serraiocco (Serraiocco sindaco), una per Florio Corneli (Pescara a colori-Abruzzo civico) e una per Alessio Di Carlo (La grande Pescara).
Urne aperte solo oggi dalle ore 7 alle 23. I pescaresi avranno quattro schede da infilare nell’urna: quelle per Europee, Regionali, Amministrative e quella del referendum sulla Grande Pescara. Gli aventi diritto al voto per le sole comunali a Pescara sono 103.559 (48.253 maschi e 55.306 femmine); votano per la prima volta in 1327 (657 maschi e 670 femmine); 170 i seggi in totale. L’Urp del Comune resta aperto oggi dalle 7 alle 23 per consegnare tessere elettorali o duplicati (2054 i duplicati forniti a richiesta nei giorni scorsi).
La giornata di ieri, quella cosiddetta della riflessione e del molto teorico silenzio elettorale, ha visto i candidati sindaco impegnati su più fronti tra incontri ed eventi ufficiali programmati alla bisogna in chiave elettorale-istituzionale. Non s’è mai fermato il tam tam elettorale sui social network: sulle bacheche di facebook sono rimbalzati ad ogni ora i post pubblicati fino a venerdì dai candidati sindaco e dai consigliere comunale, rilanciati e moltiplicati dai tag e dai commenti dell’ultima ora, buoni a rimettere in circolo volti e nomi. Molto meno diffusi perché più a rischio di esposti gli sms via telefonino.
Sull’esito del voto c’è grande incertezza perché è difficile valutare le conseguenze dello strappo nel centrodestra come pure, in chiave ballottaggio, sarà decisivo il risultato del M5S.