Debutta la doppia preferenza di genere a Pescara, Montesilvano e Città Sant'Angelo, i cui residenti sono chiamati oggi alla urne anche per eleggere sindaco e consiglieri. Per la prima volta si avrà la possibilità di apporre sulla scheda elettorale non uno, ma due cognomi di candidati al Consiglio comunale appartenenti alla stessa lista, purché siano un uomo e una donna. «E’ una vera e propria conquista - afferma Gemma Andreini, presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità - la legge sulla doppia preferenza di genere che, per i Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti, consente all’elettore di esprimere due preferenze, anziché una, purché riguardanti candidati al Consiglio comunale che appartengono alla stessa lista e sono di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza». Non si è obbligati dunque ad opporre due preferenze, si può votare anche solo per una donna o solo per un uomo, tuttavia, qualora si volessero indicare due preferenza è necessario che siano di genere diverso, un maschio ed una femmina appunto, e che i due appartengano alla stessa lista, altrimenti il voto sarà nullo. Il voto disgiunto è ammesso solo per le amministrative: in questo caso è quindi possibile votare il candidato sindaco e un candidato consigliere di schieramenti diversi. Ovvero i due candidati uomo-donna della stessa lista per il consiglio comunale e un qualsivoglia candidato sindaco. Il voto disgiunto non si può invece applicare alle regionali, pena l’annullamento della scheda.