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Data: 25/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Pratoselva, gestione degli impianti agli operatori locali. Sbloccati dalla Regione cinque milioni di fondi Fas per pagare i debiti della cabinovia di Prati di Tivo

TERAMO Contratto di gestione per tre anni degli impianti sciistici di Pratoselva e sblocco della prima tranche dei fondi Fas destinati al pagamento dei debiti contratti per la cabinovia dei Prati di Tivo. Sono le due novità annunciate dal presidente della Gran Sasso Teramano spa Marco Bacchion, la società pubblica – a maggioranza della Provincia – proprietaria degli impianti delle due località turistiche della montagna teramana. Per quanto riguarda Pratoselva, la Gran Sasso teramano ha affidato la gestione degli impianti di risalita, dell’albergo e del rifugio a monte a Passione Montagna srl, società costituita da operatori locali che verserà alla Gran Sasso Teramano un canone di 25mila euro. «La cifra può sembrare bassa», spiega Bacchion, «ma bisogna tenere presente che avevamo fatto due gare precedenti che erano andate deserte. Per scongiurare la chiusura abbiamo fatto un terzo procedimento, questa volta ad offerta libera, e l’unica offerta pervenuta è stata quella della società Passione Montagna. Questa che abbiamo adottato è una soluzione fortemente voluta dal territorio, che ha negli impianti di Pratoselva la principale fonte di reddito». La novità che riguarda i Prati di Tivo è invece l’ordinanza di liquidazione, firmata ieri in regione, del 50% dei fondi Fas destinati alla realizzazione della nuova cabinovia. Si tratta di 5 milioni 700mila euro, su un totale di 11 milioni 400 mila, che, spiega Bacchion, andranno alla Provincia che li girerà alla Gran Sasso Teramano spa. Questa soma servirà a pagare una consistente quota del debito contratto a suo tempo con l’Unicredit per finanziare la costruzione del nuovo impianto e l’ultima rata di quanto dovuto alla Doppelmayr, l’azienda austriaca, leader mondiale degli impianti a fune, che ha costruito la nuova cabinovia combinata inaugurata nel 2009. Sempre per quanto riguarda i Prati di Tivo, Bacchion fa sapere che «a settembre scadrà l’attuale contratto di gestione degli impianti e stiamo preparando il bando per l’affidamento decennale». Gli impianti di risalita sono attualmente gestiti dalla Siget e non si esclude che la stessa società possa partecipare al nuovo bando di gara, che, dato il presumibile importo, dovrà avere rilevanza europea. «Di questo bando abbiamo cominciato a parlarne adesso», aggiunge il presidente della Gran Sasso Teramano spa, «per cui non abbiamo ancora ricevuto alcuna manifestazione di interesse, ma ci auguriamo che possano arrivare». Oltre alla cabinovia che raggiunge la Madonnina, Prati di Tivo dispone di una seggiovia quadriposto, una seggiovia biposto e due sciovie

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