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Data: 25/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus, il Comune di Lanciano accelera sull’appalto. Il contratto scade a giugno ma un’informativa del prefetto di Napoli revoca il certificato antimafia alla Bus School service

LANCIANO L’amministrazione comunale sta lavorando a un nuovo bando di gara per assicurare il servizio di trasporto scolastico in città. Il contratto con la School Bus service srl con sede ad Afragola (Napoli) scade infatti alla fine di giugno. Ma ad accelerare le pratiche per l’affidamento a una nuova società di trasporto per i bambini delle scuole primarie del comprensorio lancianese è anche una informativa del prefetto di Napoli che revoca alla società campana il certificato antimafia il cui rilascio è previsto dalle legge entrata in vigore nel gennaio 2013. In Comune si parla di semplici segnalazioni e sembrerebbe che la prefettura non abbia comunicato nulla di ufficiale, ma l’informativa del viceprefetto di Napoli, dottoressa Mariolina Goglia, dirigente dell'area 1 ter (Ordine e Sicurezza Pubblica-Antimafia) risale al gennaio scorso. L’informativa. Per la prefettura campana «sussistono nei confronti della società, tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata e tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della stessa, pur non sussistendo nei confronti del legale rappresentante della società cause di divieto o di sospensione dei procedimenti». Il viceprefetto tuttavia precisa che il «prefetto può valutare fatti, vicende e informazioni anche penalmente irrilevanti dotati di un valore indiziario. Nel caso di specie si può ritenere fondato il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione imprenditoriale della società in questione». Gli altri Comuni. Subito dopo l’informativa ostativa almeno due Comuni campani, Nola e Sant’Antonio Abate, hanno revocato l’appalto alla ditta School bus service. «Il Comune di Nola», racconta l’avvocato Mario Di Iullo, del foro di Lanciano, che assiste due ex dipendenti della ditta campana, «circa una settimana dopo il provvedimento della prefettura di Napoli ha revocato l’appalto, affiggendo anche dei manifesti per avvisare la cittadinanza. A Sant’Antonio Abate ci hanno messo un po’ più di tempo, ma hanno scelto l’opzione di revocare l’appalto per gli anni 2015 e 2016 e far proseguire il servizio, per non interromperlo bruscamente, per qualche altro mese». A Lanciano si sta provvedendo ora, in coincidenza della scadenza naturale del contratto. A Palazzo di città nessuno conferma che ufficialmente sia arrivata una nota della prefettura di Napoli. «Il nulla osta», spiega Di Iullo, «solitamente viene comunicato d’ufficio a tutti i Comuni italiani che hanno un appalto con quella società. Non so cosa sia successo in questo caso». I licenziamenti. La School Bus service srl è al centro anche di altre vicende giudiziarie. Lo scorso giugno la società aveva licenziato tutti e 20 i dipendenti per fine appalto (che poi invece era stato prorogato per l’anno scolastico 2013/2014). Alla ripresa del servizio, agli inizi di settembre 2013, tutti i dipendenti erano stati richiamati al lavoro tranne i tre che avevano fatto opposizione al licenziamento. Di questi ultimi due lavoratori hanno intentato causa alla ditta per licenziamento illegittimo chiedendo il risarcimento dei danni economici e il pagamento di alcune mensilità arretrate. I procedimenti sono ancora in corso. L’amministrazione. Dell’intera vicenda si sta occupando, fin dall'inizio, l'assessore comunale all’istruzione, Marcello D’Ovidio, che ha sempre garantito la volontà del Comune di assicurare un servizio di qualità sia nei confronti degli utenti che dei dipendenti della società.

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