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Pescara, 24/11/2024
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Data: 26/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Urne, amici e famiglia. Giornata da candidati. Chiodi vota accompagnato da figlia e scorta. Marcozzi resta nella sua Chieti. D’Alfonso va dai francescani di Leonessa, Acerbo si rilassa leggendo

PESCARA Giornata tranquilla, ma col telefonino sempre acceso per i candidati presidenti della Regione. Il governatore uscente Gianni Chiodi (centrodestra) ha votato presto ieri mattina alla Noè Lucidi di Teramo, con una delle figlie e la scorta. Chiodi per l’occasione ha voluto «ringraziare tutti gli uomini e le donne appartenenti all'arma dei carabinieri ed alla polizia di stato che mi hanno seguito passo passo in questa campagna elettorale». Il resto della giornata l’ha trascorsa in famiglia. Oggi seguirà lo spoglio dal suo comitato elettorale teramano. La candidata del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi ha votato alla Cesari di Chieti. Poi giornata in famiglia, e oggi l’attesa del voto nell’info point pentastellato di Chieti. Come tutti i candidati di Grillo, Marcozzi non ha rilasciato dichiarazioni, in attesa dei dati definitivi del voto. Una giornata trascorsa per uno tra politica e amicizie, per l'altro tra fede e famiglia per Maurizio Acerbo (Un’altra regione) e Luciano D'Alfonso (centrosinistra) che hanno trascorso diversamente le ultime ore da candidati presidenti. Tra poche ore il risultato svelerà la scelta degli elettori, ed ognuno di loro attenderà il verdetto in maniera diversa. Primo appuntamento della giornata di ieri, manco a dirlo, quello con l'urna, per l'uno e per l'altro. «Sono andato a votare in mattinata nel seggio della scuola Mazzini», ha raccontato Acerbo, «e poi mi sono recato nel mio seggio storico da ragazzo, quello di via Gioberti. Lì ho salutato gli amici, quattro chiacchiere, una giornata serena. Ho pranzato a casa, da mia madre e mia sorella e questa sera (ieri per chi legge, ndc) me ne starò tra seggi e la sede del partito». E sull'attesa dei risultati di domani, il candidato presidente ironizza: «Non aspetterò per santuari. Probabilmente resterò a casa, ho un romanzo da leggere». Più articolata la domenica del candidato D'Alfonso, e forse anche vicina a una domenica qualunque. «Ho votato presto nel mio seggio e poi sono stato a trovare suor Olga, una suorina di 103 anni che presta servizio nella mensa di via Bardet a Pescara e che festeggiava i settant'anni dall'ordinazione. A pranzo sono stato a trovare un caro amico, che ha appena perso la moglie malata. Nel pomeriggio, ho fatto visita a mia zia che è ricoverata in una casa di riposo ed in tarda serata ho visitato i miei genitori prima di partire». Ma per dove? Per il luogo in cui il candidato del centro sinistra attenderà i risultati del voto, in preghiera. «Parto per il convento di Leonessa», ha detto D'Alfonso, «vado a pregare e salutare i miei amici francescani». Si tratta di una struttura religiosa che appartiene al territorio del Lazio, in provincia di Rieti, ma rientra nella provincia francescana dell'Aquila, molto cara al candidato che in quel luogo ha trascorso i momenti di prova più importanti. Lì il candidato presidente ha trascorso la notte. Lì aspetterà, pregando, i risultati delle elezioni oggi pomeriggio.

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