PESCARA L’ultimo a recarsi al seggio, tra i candidati accreditati di un ruolo da protagonisti nella corsa a sindaco di Pescara, è stato Marco Alessandrini. Alle 16,30, dopo una mattinata di relax e un pranzo in famiglia con parenti, l’esponente del centrosinistra è arrivato nella scuola elementare di via del Concilio, in compagnia della moglie Mariela. Breve sosta in cabina per la compilazione delle quattro schede, saluto a presidente e scrutatori e foto di rito. Lo stesso copione si è ripetuto alle 12,40 in via Anelli, zona sud della città, dove ha votato Guerino Testa, presidente uscente della Provincia e candidato sindaco per Ncd-Udc più liste civiche. In mattinata hanno votato anche il sindaco uscente Luigi Albore Mascia, che corre per il bis con il centrodestra orfano di Ncd e Udc, ed Enrica Sabatini del Movimento 5 stelle, che si è presentata da sola, alle 11,45, alla sezione 170 di via Italica. Via via, ai seggi sono arrivati anche gli altri cinque candidati, dal centrista Roberto De Camillis a Loredana Di Paola di Altra città, da Alessio Di Carlo di Grande Pescara a Vincenzo Serraiocco e Florio Corneli in corsa per formazioni civiche.
Sia pure di poco, il dato dell’affluenza ha dipinto nel corso della giornata un interesse maggiore per la competizione comunale: al giro di boa delle 19 i votanti erano 52.206, pari al 50,41 degli aventi diritto. Per le regionali avevano votato in 52.145, per le europee in 52.190 e per il referendum sulla nuova Pescara, la fusione del Comune capoluogo con Spoltore e Montesilvano, in 52.070. Scostamenti marginali che tuttavia non penalizzano in modo particolare la consultazione referendaria, per la quale si temeva un crollo di interesse. Evidentemente l’effetto election-day ha trainato tutte le consultazioni. Con quali conseguenze sul risultati dei singoli partici, candidati e coalizioni per Comune e Regione resta da vedere.
La regolarità delle operazioni di voto è stata turbata da un solo episodio: due attivisti di Rifondazione comunista sono stati sorpresi dai vigilantes del tribunale mentre scavalcano una recinzione esterna a palazzo di giustizia: agli agenti della squadra volante intervenuti subito dopo hanno spiegato che, dovendo presentare l’elenco dei rappresentanti di lista per Altra città a Montesilvano e avendo trovato i cancelli chiusi, hanno scavalcato nel timore di non riuscire entro il termine delle ore 12. Chiarito l’equivoco, i due sono stati comunque segnalati in un rapporto alla Procura della Repubblica.
Due seggi della città hanno aperto con lieve ritardo a causa di malori dei presidenti designati e dell’attesa della nomina dei sostituti da parte della Corte d’appello. Superlavoro anche da parte degli uffici comunali: l’anagrafe ha rilasciato oltre tremila duplicati di tessere elettorali smarrite o esaurite, mentre nei giorni scorsi un centinaio di elettori, tutti di etnia rom e da tempo iscritti nelle liste elettorali, hanno chiesto il documento per la prima volta. La lunga attesa dei candidati sindaci e consiglieri comunali durerà almeno fino all’alba di domani. Lo scrutinio delle elezioni locali comincerà alle 14 di oggi dalle Regionali. A seguire Comune e referendum.