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Data: 26/05/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Frana Forza Italia. Berlusconi: resto. Ma già si apre la resa dei conti

ROMA Non ce l’ha fatta a toccare il 20 per cento. Ad arrivare alla soglia della comodità. Forza Italia, secondo le prime stime, si ferma ben sotto il 20% che Berlusconi considerava vetta raggiungibile e superabile e invece la performance si è rivelata meno brillante: il 16 appena. Non più il 21,56 delle politiche del 2013. E tanto di meno del 35,26 raggiunto dal Pdl alle europee del 2009.
RESA DEI CONTI
Tra i forzisti comincia subito, infatti, la resa dei conti, in un partito travolto da scissioni e veleni, tra cerchi magici e colonnelli disarcionati. Raffaele Fitto, che voleva contarsi al Sud per scalare il partito, il suo match lo ha vinto - portando Forza Italia al 21 per cento - e già nella notte ha preso a parlare così, minacciosamente: «Adesso, dobbiamo ripercorrere quello che è accaduto in questi mesi e tutti gli errori fatti». Dichiarazione di guerra interna. Il sangue scorrerà.
La prima reazione dell’ex Cavaliere, che non si aspettava comunque niente di buono da questo voto e «ho sofferto a non poter votare», è stata quella - nella sua casa di Arcore, con i figli, con Giovanni Toti, con il medico Zangrillo e con Francesca Pascale che lo ha raggiunto da Roma dopo aver votato - di volersi accontentare. «Il nostro popolo non ci ha abbandonato - parola di Silvio - e ora in vista delle politiche ci sono due cose da fare: la ricostruzione del centrodestra unito e le primarie per scegliere il candidato premier». E ancora, non riuscendo a nascondere lo scoramento: «Ho fatto il possibile. Ci ho messo la faccia. I giudici mi hanno impedito di giocare con le mani libere. La mia assenza ha pesato molto e il risultato dipende molto da questa costrizione che mi è stata imposta».
RICOSTRUZIONE

Non si aspettava l’ex Cavaliere un calo così netto. «Ma io non getto la spugna». Vuole ricostruire i moderati. Riparlare con Alfano. Tessere una nuova tela con Casini. Ma ora è ancora meno forte di prima. Toccherà a Marina? O lancia Toti, che però non ha sfondato nelle urne? O gli toccherà accettare la forza di Fitto, che vuole contarsi alle primarie? O getterà nella mischia un nome nuovo (ma chi?) e spiazzante e chissà? Marina ieri è stata fotografatissima come una leader in pectore mentre votata con il marito nel seggio milanese di via della Spiga. Paradossalmente, c’è in Berlusconi anche la delusione per il non brillante risultato del Ncd. «Ma tutti insieme i partiti del centrodestra - ragiona Berlusconi - superano il centrosinistra. E bisogna ripartire da questa consapevolezza».
IL PRANZO

Berlusconi trepida ad Arcore. Ha pranzato con i figli. Con Adriano Galliani. E con Giovanni Toti. Il numero di voti di preferenza che alla fine avrà preso Toti sarà molto importante in chiave primarie: perchè se non fosse Marina, potrebbe essere il giornalista venuto da Mediaset il candidato alle primarie del prossimo centrodestra su cui Berlusconi punterà.
E comunque, mercoledì, nella sede romana di piazza in Lucina, Berlusconi riunirà il comitato di presidenza di Forza Italia. Dove si deciderà di ricominciare da capo, perchè la botta c’è stata anche se in questi casi si usa negarla.

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