TERAMO Ha indossato la stessa giacca del 2009 per tutta la giornata di ieri, il sindaco uscente Maurizio Brucchi, sperando di ripetere l'exploit delle passate elezioni, quando vinse con il 57% delle preferenze. Stavolta la battaglia è stata decisamente più dura, perché i candidati da sfidare erano ben sei: Manola Di Pasquale, Gianluca Pomante, Fabio Berardini, Graziella Cordone, Giorgio Giannella e Berardo Rabbuffo. Sembra che comunque Brucchi ce l'abbia fatta al primo turno: questo il trend registrato ieri.
Dopo 34 sezioni su 80, il risultato è schiacciante: Brucchi al 53,95% con 5.503 voti, seguito dalla Di Pasquale al 23,96%; molto più basse le percentuali degli altri candidati; qualcuno, come Giannella non raggiunge la soglia del 3%. La lista più forte risulta essere quella di Futuro In, sostenuta dall'ex assessore regionale Paolo Gatti che ha avuto un grosso successo personale alle Regionali.
Teramo si confermerebbe così come la roccaforte del centrodestra, in controtendenza con il dato regionale, premiando il sindaco uscente, che ha potuto contare su un esercito di 192 candidati e ben 6 liste. Brucchi è stato il primo degli aspiranti sindaci a farsi vedere ieri pomeriggio in giro, mentre altri hanno preferito aspettare in casa o nelle proprie sedi elettorali i risultati delle elezioni. Il sindaco uscente, in sella alla bici di ordinanza, si è spostato più volte dalla sua sede elettorale a quella di Gianni Chiodi, dove ha raccolto, di ora in ora, i risultati degli scrutini, che lo vedevano sempre in vantaggio e lontano dal rischio ballottaggio. «Penso di farcela la primo turno- ha dichiarato Brucchi- perché abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto il massimo, e ho riscontrato anche tanto affetto e attenzione da parte dei cittadini». Brucchi «sfoggiava» un'escoriazione, non profonda, ma comunque vistosa, sulla testa che s’è procurato proprio il giorno delle elezioni, quando è andato a rilassarsi in campagna, dove ha avuto un piccolo incidente mentre utilizzava una motozappa.
Stessa sorte anche per uno dei suoi sette avversari, Gianluca Pomante, che ha chiuso la campagna elettorale «col botto» in senso letterale, visto che ha avuto un incidente, anche questo non grave, con la sua moto. Nonostante lo sconforto per i risultati decisamente schiaccianti delle elezioni regionali, anche l'ex Governatore Chiodi ha tenuto a dare manforte al suo pupillo. «Brucchi ce la farà al primo turno- ha detto Chiodi-, ha fatto molto per Teramo, è stato anche più bravo di me. Non ha rivali: se avessi dovuto scegliere gli avversari meno temibili per lui avrei puntato sui candidati messi in campo dal centrosinistra in queste elezioni e in quelle passate».
Non sono mancati, anche ieri, momenti di tensione ai seggi: con grande sorpresa, si è appreso che nella sezione numero 50 di San Nicolò sono state utilizzate delle penne, anziché le classiche matite copiative indelebili, per il voto in ben 70 schede delle Regionali. Le schede sono state contestate. Un caso davvero insolito, che ha riaperto la polemica sugli oltre 20 presidenti di seggio mancanti e sostituiti in extremis con persone nominate in fretta e in molti casi non abbastanza esperte. Molti i teramani che hanno seguito le operazioni di spoglio direttamente dal maxischermo allestito in piazza Orsini dal Comune e da quello allestito in piazza Martiri da Teleponte. L'affluenza alle urne è stata più bassa rispetto alle passate elezioni: per le Comunali, in particolare, hanno votato 35.218 elettori su 47.205, il 74,25% del totale. Alle precedenti amministrative del 2009 andò a votare, il 76,3%.