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Pescara, 24/11/2024
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Data: 31/05/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Mascia ottiene il sì di Testa e litiga con Alessandrini. E lo scontro prosegue anche su Filò. Strada parco, oggi il vertice dei candidati

PESCARA Si infiamma improvvisamente l’ultimo scorcio di campagna elettorale, sinora piuttosto tranquilla. A pochi giorni dal ballottaggio, i due candidati a sindaco rimasti in gioco, Luigi Albore Mascia e Marco Alessandrini, hanno litigato per una frase, forse male interpretata, del primo cittadino che si riferiva a Francesco Schettino, il comandante della Costa concordia sotto processo, accusato di aver affondato la sua nave e poi di essere scappato senza aiutare i passeggeri. Tutto è cominciato dalla conferenza stampa che Mascia e il candidato sindaco sconfitto del Nuovo centrodestra Guerino Testa hanno tenuto per annunciare ufficialmente l’apparentamento in vista del ballottaggio di domenica 8 giugno. Apparentamento che consentirà a Testa di diventare vice sindaco, se Mascia dovesse essere eletto per un secondo mandato. Il sindaco uscente, al termine dell’incontro con i giornalisti nel comitato elettorale di Testa pieno di candidati consiglieri, ha concluso con una frase che è sembrata una provocazione nei confronti di Alessandrini. O meglio, così l’hanno interpretata alcuni giornalisti presenti. «Governare Pescara», ha detto Mascia, «è come guidare un transatlantico. Per fortuna, di Schettino ce n’è stato uno solo». Il primo cittadino uscente, in realtà non ha fatto nomi, ma qualcuno ha pensato che fosse un riferimento all’avversario politico, cioè il candidato sindaco del centrosinistra. «L’auspicio», ha continuato Mascia, «è che non ci sia in futuro qualcuno che scappi. Guidare Pescara non è per tutti e non è da tutti: ci vogliono esperienza, capacità e coraggio». La battuta del sindaco è stata interpretata come una provocazione, forse per il fatto che Alessandrini si è rifiutato di accettare l’invito del sindaco uscente di sottoporsi a un confronto nelle piazze. Invito che ieri Mascia ha rinnovato all’avversario. Lo aspetterà, ha detto, oggi pomeriggio in piazza Garibaldi. Fatto sta che la replica piccata di Alessandrini non si è fatta attendere. «Il giudizio su chi sia lo Schettino della città», ha affermato, «è stato dato dal precedente turno elettorale e credo che verrà confermato anche al ballottaggio». A parte questo episodio, Mascia è apparso molto soddisfatto per aver siglato un accordo con Testa. «Oggi è una giornata di liberazione per tutto il popolo del centrodestra che finalmente vive il giorno della riaggregazione», ha osservato il sindaco uscente, «qualcuno ha scritto che stiamo forzosamente insieme, ma non è così».


E lo scontro prosegue anche su Filò

PESCARA «Avevamo tutti sperato che l'ultimo stop al cantiere della filovia fosse una svolta ambientalista o di avallo di ciò che il Pd reclamava da tempo in consiglio comunale, invece no, ci eravamo tutti illusi. Infatti il sindaco uscente appena ha ritrovato la pace con Testa, cercata in vista del ballottaggio dell’8 giugno, ha riaperto il cantiere». A parlare così è il candidato sindaco del centrosinistra Marco Alessandrini, in merito alla decisione di Mascia di revocare l’ordinanza di sospensione dei lavori per la filovia. «A parte il discutibile uso dei lavori a fini elettoralistici», sostiene Alessandrini, «ci sembra che la scelta di riaprire il cantiere giovi solo al sindaco uscente per suggellare il patto con il ritrovato alleato e non alla città, già pesantemente segnata dall'indecisionismo storico dell'amministrazione di centrodestra. Così, adesso, passata la voglia di mettere i bastoni fra le ruote di Testa, il cantiere richiuso una settimana fa per ripicca, torna ad essere aperto solo perché l'accordo con l'ex rivale è cosa fatta». «E dov'è finito il bene dei cittadini?», si chiede il candidato del centrosinistra, «l'opinione della comunità per Mascia conta solo per i pubblici confronti che lui organizza? Ci sembra che la città abbia bisogno di una politica diversa che metta al centro la comunità e non la convenienza dei singoli amministratori. È il futuro a cui vogliamo pensare noi dal 9 giugno, unitamente alle associazioni di categoria e ai cittadini che sono stati ignorati dall'amministrazione uscente».


Strada parco, oggi il vertice dei candidati

MONTESILVANO Un incontro per sollecitare la riflessione sulle criticità irrisolte del progetto filoviario sulla strada parco. È il senso dell’iniziativa promossa da Carrozzine Determinate, l’associazione presieduta da Claudio Ferrante che, stamane, alle 10.30, in via Arno, incontrerà i candidati di Pescara, Marco Alessandrini e Luigi Albore Mascia, e quelli di Montesilvano, Francesco Maragno e Lino Ruggero. Il summit, all'imbocco del tracciato riservato al filobus, «è rivolto alla verifica, attraverso un sopralluogo, delle condizioni irregolari dei marciapiedi», spiega il promotore, «per lunghi tratti inesistenti o densi di barriere architettoniche insuperabili a causa della mancanza di spazi idonei a renderli conformi alla specifica normativa».

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