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Data: 31/05/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ballottaggio tra i veleni. Di Pasquale chiama i grillini

Giorni decisivi in attesa del ballottaggio: Brucchi «balla da solo» incontra i cittadini in piazza, Manola Di Pasquale continua le trattative con i potenziali alleati in attesa dell’ufficializzazione degli apparentamenti. Intanto Berardo Rabbuffo, uno dei candidati alla carica di sindaco, ha convocato per stamattina una conferenza stampa in cui chiarirà la sua posizione in merito al ballottaggio. Chi ha già messo tutto nero su bianco è il Movimento Cinque Stelle, che ha ribadito il proprio punto di vista. «Abbiamo già chiarito da tempo, durante la campagna elettorale e a scanso di equivoci, che non avremmo fatto apparentamenti né sostenuto altri candidati in caso di ballottaggio – scrive in una nota il Movimento -. E non per spirito di contraddizione, ma solo perché non è serio fare accordi con chi, dalla maggioranza e dall’opposizione, ha portato questa città all’attuale disastro. Come a suo tempo stabilito, verrà lasciata agli attivisti e ai simpatizzanti la libertà di valutare e di decidere: anche loro hanno gli anticorpi rispetto al virus del chi offre di più che già si sta propagando. Ai due sfidanti al ballottaggio che volessero incontrare i nostri elettori consigliamo di farlo sulla base dei punti di quel programma ed in piazza, alla luce del sole».
Dunque un secco e prevedibile no ad ogni forma di apparentamento, ma libertà scelta per gli elettori. E proprio su questo passaggio punta Manola Di Pasquale, lanciando un vero e proprio appello agli elettori del Movimento. «Ho riscontrato molti punti in comune nei 20 contenuti nel programma del Movimento», tra cui: maggiore trasparenza all’interno del Comune, con assessori e sindaco a tempo pieno, l’assegnazione dei premi ai dirigenti solo se si raggiunge l’obiettivo prefissato; il consumo zero del territorio, attraverso la riqualificazione degli edifici di proprietà del comune, l’abbattimento delle barriere architettoniche e una serie di iniziative volte al sociale e a dare respiro alle famiglie svantaggiate.
Ma il centrodestra attacca: se vincesse la Di Pasquale a Teramo si avrebbe il classico caso della cosiddetta «anatra zoppa»: a conti fatti, tra le preferenze di lista e i voti validi che sono a vantaggio di Brucchi, il centrodestra avrebbe 18 consiglieri, contro i 14 del centrosinistra, quindi ci sarebbe il rischio di eleggere un sindaco senza maggioranza che non sarebbe in grado di governare. Intanto il primo cittadino uscente Maurizio Brucchi, dopo aver riunito tutti i rappresentanti delle sue liste per una nuova «chiamata alle armi» e aver sottolineato al tempo stesso di non volere altri alleati, tornerà in piazza Martiri oggi e domani dalle 9 alle 20, con un gazebo, per incontrare i cittadini. Lo scopo è quello di «ribadire l’importanza di recarsi al voto l’8 giugno per confermare la scelta pressoché maggioritaria già espressa dai teramani, e continuare così a far crescere la nostra città, nel segno della continuità e della partecipazione». Brucchi riprende anche il tour nelle frazioni: domani incontrerà i residenti di Cavuccio nell’ex edificio scolastico. Il sindaco uscente ha anche inviato un telegramma al nuovo governatore Luciano D’Alfonso, congratulandosi per il risultato e auspicando supporto per il territorio.

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