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Pescara, 24/11/2024
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31/05/2014
Il Centro
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Manola, intesa con Pomante e Cordone. Giannella indica ai suoi di votare contro Brucchi, Rabbuffo scioglie oggi la riserva. Il sindaco fa il gazebo in piazza |
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TERAMO Mentre si avvicina la scadenza dei termini per definire gli apparentamenti – una settimana dal voto, quindi domani – e mentre sul secondo turno delle comunali di Teramo si allunga lo spettro dell’ingovernabilità nel caso in cui vincesse Manola Di Pasquale (vedi articolo a fianco), lo scenario si compone con il sindaco uscente, Maurizio Brucchi, che sdegna alleanze e va in piazza a cercare consensi, l’esponente del Movimento 5 Stelle smarcato da ogni trattativa e una industriosa Manola al lavoro per tentare la rimonta con gli interlocutori a disposizione. Con due di loro, Gianluca Pomante e Graziella Cordone, la strada appare in discesa. Possibile anche un’intesa con Berardo Rabbuffo, che si ritiene l’ago della bilancia e rivendica il merito del ballottaggio per aver rosicchiato parte dell’elettorato al centrodestra; difficile invece con Giorgio Giannella a cui la proposta di «garantire la riapertura del circolo Officine Indipendenti», questo Di Pasquale avrebbe offerto in cambio, non è andata a genio. Secondo Giannella, rientrare in possesso del circolo chiuso dall’ordinanza comunale gli spetterebbe per legge dopo i lavori di adeguamento dell’impianto acustico ai parametri consentiti, e non è certamente una posta da offrire come contropartita. Tuttavia l’indicazione ai suoi a votare contro Brucchi dovrebbe essere garantita. Rabbuffo, che ha avuto un confronto interlocutorio sia con Di Pasquale che con i rappresentanti di alcune liste a sostegno di Brucchi, si è riservato di ascoltare il parere del suo elettorato e scioglierà il suo riserbo oggi nel corso di una conferenza stampa. Nessun dubbio invece per Gianluca Pomante il quale, in considerazione della grande forbice di voti che separano Brucchi e Di Pasquale, ritiene l’appoggio a Manola «una scelta obbligata» per impedire una nuova vittoria di Brucchi. «Ho avuto una riunione fiume con i miei sostenitori» ha spiegato Pomante, «un incontro sofferto dal momento che molti di noi avrebbero preferito lasciare la libertà di scelta agli elettori. Abbiamo tuttavia deciso di fare una scelta di responsabilità anche se non ci piace. La nostra alleanza si fonderà sulla condivisione di alcuni punti programmatici e su incarichi di garanzia per la realizzazione di questi intenti». La Di Pasquale intanto rinnova l’appello al popolo del Movimento 5 Stelle e lo invita a sostenerla per un progetto di città fondato su equità sociale e nuova etica della politica. «Condividiamo molti dei 20 punti programmatici del Movimento», dichiara la candidata di centrosinistra, «anche noi siamo per la trasparenza, il ‘consumo zero’ del suolo , la riqualificazione degli edifici di proprietà del Comune e le iniziative di sostegno alle famiglie svantaggiate. Per questo invito gli elettori M5S a votare per me contro Brucchi, perché mi farò garante dell’attuazione di queste linee comuni». Ma i grillini respingono l’avance. «Non siamo i detentori di pacchetti di voti», dichiara il leader M5S Fabio Berardini, «le chiacchiere di questi giorni, le proposte di assessorati, di poltrone alla destra del padre non ci interessano e le lasciamo ad altri. Il Movimento è altro e i progetti per Teramo si fanno alla luce del sole». Il sindaco Brucchi intanto prosegue la sua campagna elettorale a diretto contatto con gli elettori. Oggi e domani dalle 9 alle 20 sarà in piazza Martiri della Libertà in un gazebo appositamente allestito per ribadire l’importanza di recarsi al voto l’8 giugno e, scrive in una nota, «per confermare la scelta maggioritaria già espressa dai teramani nel segno della continuità e della partecipazione».
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