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Pescara, 24/11/2024
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Data: 01/06/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Mai più barriere della vergogna sulla strada parco. I quattro candidati sindaco di Pescara e Montesilvano si impegnano a farle demolire

PESCARA Un impegno morale per abbattere le barriere architettoniche che lastricano la strada parco, futura casa di Filò. E ricordare, nello stesso tempo, ai futuri amministratori di Pescara e Montesilvano che la disabilità non ha alcun colore politico. L’invito del «guerriero» Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine determinate, è stato accolto dai quattro aspiranti sindaco delle due città che si sfideranno nella battaglia elettorale conclusiva del prossimo 8 giugno. Ieri mattina, Marco Alessandrini e Luigi Albore Mascia, i due contendenti di Pescara, insieme a Francesco Maragno e Lino Ruggero, in lizza per la poltrona di primo cittadino a Montesilvano, hanno firmato, sulla strada parco, un documento simbolico con il quale s’impegnano a chiedere alla Gtm, stazione appaltante del progetto Filò, una variante progettuale dettagliata su quanti e quali ostacoli saranno demoliti lungo i sei chilometri di tracciato. Con la promessa, poi, di organizzare entro 15 giorni dal ballottaggio un incontro con Gtm, Regione, comitati e associazioni, per ragionare insieme su Filò. Presente, ieri, anche il neo governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che ha avuto modo di vedere con i propri occhi come una barriera architettonica, oltre a limitare l’accesso, possa anche mettere a rischio l’incolumità di un disabile. Infatti, un esterrefatto D’Alfonso ha dovuto soccorrere Ferrante, che si è ribaltato all’indietro con la carrozzina mentre cercava di risalire, senza aiuto, una rampa dalla pendenza di oltre 30% in via Basento, una stradina laterale che sbocca sulla filovia. L’esperimento messo in atto dal presidente di Carrozzine determinate - per fortuna Ferrante non si è fatto male - è stato solo un piccolo assaggio dell’inaccessibilità della futura opera viaria. «Questa è la strada della vergogna - esordisce Ferrante - non mettiamo in discussione il progetto della filovia, ma chiediamo che un’opera pubblica diventi accessibile a tutti, anche ai disabili o alle mamme con bambini in carrozzina». Cosa che, in effetti, al momento è impossibile. «I programmi elettorali e le ideologie possono essere diversi, così anche l’idea di città - rammenta Ferrante ai quattro candidati sindaco - ma la disabilità non è di destra, né di sinistra. Prendete l’impegno insieme, indipendentemente da quale lato della barricata sarete dopo le elezioni». In pratica, la richiesta di Ferrante riguarda due aspetti importanti. L’appello ha messo d’accordo i quattro sfidanti, almeno sulla questione delle barriere da abbattere. «Questa lodevole iniziativa accende i riflettori su un problema molto sentito perché a breve la filovia sarà operativa e tutti devono usufruirne agevolmente - commenta Francesco Maragno, aspirante sindaco di Montesilvano per il centrodestra - sulla strada parco deve aumentare la mobilità sostenibile». Gli fa eco il sindaco uscente di Pescara, Mascia, anche lui del centrodestra. «La Gtm deve accelerare i tempi ed eliminare le barriere architettoniche quanto prima, altrimenti le opere non saranno collaudate». «La rimozione delle barriere è un problema delicato - aggiunge lo sfidante Alessandrini, del centrosinistra - ma bisogna anche lavorare sulla cultura delle persone. Comunque l’impegno preso oggi non sarà difficile per noi, perché tutto deve essere conforme alla legge e la Gtm deve adeguarsi». Il secondo concorrente di Montesilvano, Ruggero, del centrosinistra, si spinge ancora più in avanti e promette «una perizia e un controllo ancora più stretto», spiegando inoltre l’intenzione di portare avanti, grazie alla sinergia tra Comune e Regione, «anche gli interventi privi di copertura finanziaria» affinché la filovia diventi accessibile a tutti. Il primo passo: la creazione di un dossier sulle barriere architettoniche, come richiesto a Ferrante dal neo governatore. «T’invito a spingere la burocrazia regionale, devi venire alla Regione a preparare il dossier» ha detto D’Alfonso.

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