Poi chiarisce: il capo della Forestale non ha mai espresso contrarietà all’impianto
L'AQUILA «Qualcuno sta giocando. Adesso basta. La comunità aquilana saprà difendersi da queste strumentalizzazioni e falsità». È un sindaco all’attacco, quello che replica all’ennesima presa di posizione degli ambientalisti contro il progetto per la nuova seggiovia delle Fontari. Il Coordinamento Emergenzambiente Abruzzo 2014 ha tirato in ballo il Corpo Forestale dello Stato e in particolare una lettera in cui il capo del corpo Cesare Patrone annuncia che vigilerà sugli eventuali lavori per la sostituzione dell’impianto. In realtà, quella diffusa dagli ambientalisti è solo una parte della lettera, come chiarisce Cialente: «Il Coordinamento Emergenzambiente in un comunicato stampa ufficiale riportava la contrarietà alla realizzazione del nuovo impianto anche da parte del Corpo Forestale dello Stato, del Cnr e di alcune Università italiane. A quel punto», sottolinea il sindaco, «ho cominciato a chiamare questi enti, per spiegare ai loro vertici la posizione del Comune dell’Aquila. I vertici di queste istituzioni sono caduti dalle nuvole. In particolare il Corpo Forestale dello Stato, il cui capo Cesare Patrone mi ha scritto una lettera in cui si nega che la Forestale abbia mai sottoscritto alcuna dichiarazione». Questo il contenuto della lettera pubblicata da Cialente: «Si segnala», scrive Patrone, «che la competenza di questa amministrazione non comprende valutazioni preventive e/o autorizzazioni in merito all'opera da realizzare. Il Corpo Forestale dello Stato, secondo il vigente quadro normativo, vigilerà affinché l’eventuale realizzazione dei lavori avvenga nel rigoroso rispetto degli iter previsti dalla procedura. Pertanto nessun soggetto è autorizzato ad esprimere valutazioni a nome e per conto del Corpo Forestale dello Stato. All’uopo», precisa Patrone, «si chiede di voler cortesemente segnalare situazioni contrarie a quanto definito con la presente». Il sindaco aggiunge che analoga assicurazione è arrivata dal comandante regionale della Forestale. E conclude: «Ho riportato la lettera sia per fare chiarezza, sia per denunciare le pretestuosità e le strumentalizzazione che certi ambientalisti stanno facendo delle nostre giuste posizioni. Ricordo a tutti che noi stiamo solo realizzando quanto concordato da anni con il Parco e con la Regione. Realizzazioni che, se non completate, comporteranno la chiusura della stazione turistica». Rincara la dose il direttore della scuola di sci di Assergi Luigi Faccia: «È vero», dice Faccia, «qualcuno sta giocando. Quei “qualcuno” li conosciamo benissimo e non si accontentano di giocare, ma pretendono anche di parlare a nome di chi nemmeno era stato interpellato, mettendogli in bocca la sentenza definitiva di condanna. Sul fatto che questa volta la comunità vigilerà, si difenderà e reagirà non ci sono dubbi. Difenderemo con i denti questa montagna inespressa, che ci dà un presente precario e una speranza di un futuro».