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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso, le spine della giunta. L’entrata della Sclocco divide gli scenari. Ancora in stand by i nomi di tutti gli eletti Lolli pare intoccabile. I duelli territoriali: Di Pangrazio-Leone e Paolucci-D’Alessandro

PESCARA Quota rosa, incertezza sui nomi degli eletti, necessità di una adeguata rappresentanza territoriale nella squadra di governo e, soprattutto, quella di presentarsi al prossimo congresso regionale del Pd con il sorriso sulle labbra e non con le tensioni che già aleggiano nell'aria nonostante la schiacciante vittoria del 25 maggio. Luciano D'Alfonso è ancora prigioniero di tutto questo. Una serie di variabili che impediscono al neo governatore persino di abbozzare la sua giunta. Tra l'altro, con il rischio che ogni esternazione possa aprire pericolose crepe nella larga alleanza che lo ha portato alla vittoria. I nomi dei nuovi assessori in realtà ci sono, ma sono legati a due opzioni: l'ingresso o meno in Consiglio regionale di Marinella Sclocco, candidata Pd nella circoscrizione di Pescara.

IL PIANO A...

Se la Sclocco dovesse essere proclamata eletta, D'Alfonso avrebbe infatti le mani libere per la nomina in giunta dell'ex sottosegretario Giovanni Lolli, unico assessore esterno consentito dalla nuova legge elettorale, al quale andrebbero la vice presidenza e la delega alla Ricostruzione.

... E QUELLO DI RISERVA

In caso contrario, D'Alfonso sarebbe costretto a riservare ad una donna il posto nell'esecutivo, sacrificando il politico aquilano che sarebbe comunque ricompensato con l'incarico di segretario alla Presidenza. Con Lolli fuori dalla giunta, l'assessorato esterno in quota rosa potrebbe andare a un'altra aquilana: Betty Leone (Sel). Ma questo aprirebbe comunque un ulteriore fronte nella città capoluogo, dove anche Giuseppe Di Pangrazio, rieletto con oltre 6mila preferenze, è in attesa di un riconoscimento (presidenza del Consiglio regionale?). Oppure il teramano Pepe potrebbe lasciare il posto alla Marcozzi.

TENSIONI A CHIETI

Ipotesi che nel partito di D'Alfonso apre però un ulteriore fronte, spostando la contesa sul territorio di Chieti, la circoscrizione più grande della regione. E' qui che il Pd sta vivendo il dualismo ormai aperto tra il segretario regionale del partito, Silvio Paolucci e il capogruppo uscente Camillo D'Alessandro. Paolucci è il primo degli eletti nelle liste del Pd con oltre 7mila preferenze e il secondo in assoluto tra i consiglieri più votati dopo il teramano Paolo Gatti. D'Alessandro, nonostante la giovane età (ha solo 38 anni), è già un veterano del Consiglio regionale, dove ha occupato i banchi per tre legislature esercitando nell'ultima anche il ruolo di capogruppo. Entrambi eletti nella circoscrizione di Chieti, entrambi desiderosi di entrare nella squadra di governo di Luciano D'Alfonso. Soltanto uno dei due però farà l'assessore, mentre l'altro potrebbe andare alla presidenza del Consiglio (Di Pangrazio permettendo), o alla guida di una importante commissione. Per Paolucci si parla già di deleghe pesanti, come Sanità e Bilancio. D'Alessandro non fa mistero di gradire Agricoltura e Turismo, che saranno accorpate. In giunta potrebbero entrare anche il sulmonese Andrea Gerosolimo, eletto nella lista di Abruzzo Civico della circoscrizione aquilana e Mario Mazzocca (Sel), se dovesse saltare l'ipotesi Betty Leone. Per la carica di segretario alla Presidenza è molto accreditato anche il nome del teramano Claudio Ruffini, altro veterano del Pd.

Due giorni o una settimana per i nomi
PESCARA I più ottimisti parlano di giovedì, gli scettici invece parlano almeno di una settimana e ovviamente c’è spazio anche per le calende greche. Per conoscere i nomi ufficiosi degli eletti in Consiglio regionale a nove giorni dall’apertura delle urne (già ora non è male, come record negativo) si parla di attesa ulteriore ma che non dovrebbe superare le 48 ore, al massimo, dicono i bene informati. Eppure sul calcolo dei resti, la diatriba resta ancora apertissima e vede trenta posti con 39 aspiranti consiglieri secondo l’ultimo aggiornamento del fixing elettorale. Per questo c’è anche chi vede una prospettiva più diluita che potrebbe arrivare anche a metà della prossima settimana viste le istanze di riconteggio. Sarà l’ufficio regionale centrale della Corte d’Appello a prendere in mano la situazione ma si accettano ancora scommesse. Senza contare i ricorsi che naturalmente fioccheranno.

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