«In base alla valutazione del programma e delle previsioni della Commissione, il Consiglio è dell'opinione che servono sforzi aggiuntivi, anche nel 2014, per rispettare i requisiti del Patto di stabilità»: è quanto si legge nelle raccomandazioni della Commissione Ue all'Italia. «Il raggiungimento degli obiettivi di bilancio non è totalmente suffragato da misure sufficientemente dettagliate soprattutto dal 2015». In particolare, l'Italia deve «trasferire ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi, ai beni immobili e all'ambiente, nel rispetto degli obiettivi di bilancio». Chiesti anche nuovi interventi sul mercato del lavoro.
«È importante sottolineare che rinviare il raggiungimento degli obiettivi di medio termine non pone l'Italia in una buona posizione nei confronti delle regole che ha sottoscritto», ha detto il Commissario Ue agli affari economici Olli Rehn.
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Le raccomandazioni di Bruxelles all'Italia
Più in generale, sono otto le raccomandazioni della Commissione europea al governo Renzi: dalla necessità di «rafforzare le misure di bilancio per il 2014» all'ulteriore spostamento del carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi, alla modernizzazione della pubblica amministrazione, al miglioramento dell'efficienza delle banche, alle riforme nel mercato del lavoro, alla scuola, al potenziamento della concorrenza nei servizi, ai trasporti.
Roma in cambio ha scongiurato il «no» di Bruxelles alla sua richiesta di avere più tempo per raggiungere il pareggio strutturale dei conti pubblici, in vista di una riduzione del debito pubblico. Dalla bozza delle raccomandazioni per Paese, che sono state approvate oggi dal Collegio dei commissari, è stata tolta durante una trattativa notturna la frase in cui si chiudeva alla richiesta italiana di una deviazione del percorso concordato per la aggiustamento dei conti pubblici. Questo consentirà al governo di avere un maggiore margine per decidere le «misure aggiuntive» che comunque la Commissione chiede per rispettare gli impegni.
Padoan: la «Commissione Ue apprezza» le riforme italiane. «Debito alto, lo sapevamo: acceleriamo riforme e privatizzazioni per ridurlo in modo sostenibile». Così il ministro dell'Economia cinguetta su Twitter per commentare le raccomandazioni della Commissione Ue sui conti pubblici.