TERAMO Maurizio Brucchi avanza. Anzi no. Sono le forze che dovrebbero appoggiare Manola Di Pasquale che fanno un passo indietro. Il risultato, alla fine non cambia. Se non arriverà una pioggia di voti su Manola Di Pasquale i consensi che Brucchi ha già in tasca gli consentirebbero di fare il sindaco di Teramo per altri cinque anni. E che gli accordi presi dai candidati sindaci sconfitti, Gianluca Pomante e Graziella Cordone non piacciano proprio a tutti lo si legge nei comunicati delle ultime ore. «Ho preferito riflettere ed attendere qualche giorno prima di comunicare la mia scelta quale candidato consigliere della lista civica "Finalmente Pomante" in vista del ballottaggio tra Manola Di Pasquale e Maurizio Brucchi.
Esplicite le parole di Federico Carboni, candidato per la lista "Finalmente Pomante". «A ottobre 2013 feci una scelta forte e decisa portando avanti quella che tutt’ora ritengo sia la proposta migliore per Teramo - ha sottolineato in una nota - sono stato coerente, forte della mia idea e dei miei valori, impegnandomi in prima persona tra la gente, la stessa che io oggi però sono tenuto a rispettare. Non riesco infatti ad accettare accordi e/o compromessi di qualsiasi natura con chi è complice nell’aver portato la nostra città così in basso. Non amo e non ho mai compreso la politica del "male minore"». Impossibile, quindi, per Carbone votare Manola Di Pasquale al ballottaggio. Un assist indiretto a Brucchi. «Ho sentito svariati giudizi e sono dunque tra quelli che si sottraggono alla responsabilità di cancellare definitivamente il futuro dei giovani e delle famiglie teramane, sono tra quelli che si sottraggono alla politica delle "poltrone". Ho scelto con lo stesso vostro coraggio: con coerenza mi dissocio da qualsiasi accordo». Ma Carbone non è il solo. Anche l’ex arancione Leonardo Codirnzi, oggi candidato nella lista civica «Città di Virtù» ha detto no alla decisione che il suo candidato sindaco, Graziella Cordone, ha preso di appoggiare la candidatura anti Brucchi. «I candidati consiglieri della lista civica "città di virtù", dissentono con la linea politica del candidato sindaco Cordone. Alcuni candidati hanno appreso dalla stampa che un gruppo esiguo di persone di "città di virtù" ha deciso per l' appoggio incondizionato verso la coalizione di centrosinistra. Tale decisione ci ha lasciati del tutto sorpresi, poiché chi fa della democrazia partecipata un punto fondamentale del proprio programma, non può non tener presente il giudizio politico di quanti hanno sostenuto il candidato sindaco di "città di virtù" in questa competizione elettorale». Un altro non voto a favore di Brucchi.
E per cercare di recuperare consensi e voti, soprattutto nelle frazioni Manola Di Pasquale ieri ha portato con sè il neo governatore Luciano D’Alfonso. Frondarola, Villa Ripa, Valle San Giovanni. Puntellamento di aree territoriali da dove rubare voti al centrodestra secondo le idee di Manola. D’Alfonso sta spendendo tanto tempo per raddrizzare una campagna elettorale che sarebbe nata sotto una cattiva stella già nel momento della rinuncia alla candidatura da parte di Giovanni Cavallari. «Domani farò una conferenza stampa con i miei nuovi alleati», ha detto Manola Di Pasquale, che si è fatta fotografare in mezzo alle anatre per sdrammatizzare la questione dell’anatra zoppa. «Maurizio Brucchi avendo paura della bocciatura al ballottaggio si attacca all'anatra, e mi chiede di ritirarmi. è pazzo !!!! Vale il contrario: prioritario interesse è andare a votare per liberare Teramo da incapaci ed arroganti amministratori. Bisogna andare a scegliere il nuovo sindaco di Teramo e poi semmai si discuterà della formazione del consiglio. non fatevi infinocchiare».