PESCARA Gli incontri ravvicinati fra Luigi Albore Mascia e Marco Alessandrini avvengono dappertutto tranne che nei luoghi scelti dal sindaco in carica per un faccia a faccia davanti ai cittadini. Mascia chiama, ma Alessandrini non risponde poiché nei giorni che lo separano dal ballottaggio non ha alcun interesse a scontrarsi in campo aperto. Tuttavia, per l'intero weekend, Mascia e Alessandrini si sono incrociati sulla strada-parco, ai Colli per la processione della Madonna dei Sette Dolori e in piazza Primo Maggio, al quartier generale dell'Ironman, il primo scortato dal suo staff, il secondo seguito come un'ombra da Luciano presidente. Nel frattempo, il sindaco ha messo insieme gli apparentamenti con Guerino Testa e le sue quattro liste e con Vincenzo Serraiocco, portando il suo potenziale al 26% (23% personale, 12% di Testa e lo 0,71% di Serraiocco). Il candidato del centrosinistra ha aggiunto al 43% ottenuto nel primo turno, il 2% di Roberto de Camillis e delle sue tre liste e l'1% di Florio Corneli (Pescara a colori) per un totale del 46%. Si riparte da 46 a 36%, ma è solo una somma algebrica tutta da verificare perché dalle urne dell'8 giugno potrebbero uscire altri numeri. Mascia è chiamato a colmare un gap del 10% e per farlo sta chiamando a raccolta gli stati generali del centrodestra. Alessandrini se ne sta buono buono, attento a non sbagliare una mossa. Di certo, un fatotre che potrebbe sparigliare le carte è quello legato agli astensionisti del primo turno, il 30% dei pescaresi aventi diritto. Si sa che al ballottaggio tornano meno persone, ma potrebbe scapparci anche la sorpresa di un afflusso notevole: a sinistra perché trascinati dall'effetto-D'Alfonso, a destra per recuperare i tanti elettori critici che non sono andati a votare il 25 maggio. E poi c'è l'incognita del Movimento 5 Stelle: ufficialmente Enrica Sabatini, entrata in Consiglio comunale insieme ad altri due (Erika Alessandrini e Max Di Pillo) con un 16% di lista, non si schiera con nessuno dei due, come tradizionalmente usano i pentastellati. Resta da vedere quanti elettori dei 5 Stelle andranno alle urne domenica e per chi si esprimeranno. Ieri, intanto, le strade dei due candidati si sono nuovamente divise: Mascia ha "battuto" il mercato di via Pepe, il più grande della citta e per questo potenziale bacino di tanti voti; Alessandrini ha "battuto" gli argini del fiume Pescara, con Luciano D'Alfonso in veste di Cicerone, alla scoperta delle criticità che affliggono il bacino fluviale. Nel pomeriggio, infine, c'è stato il sorteggio per la posizione dei nomi sulla scheda del ballottaggio: sarà Marco Alessandrini con le sue 6 liste di sostegno ad avere la posizione di testa, subito dopo, sotto Alessandrini, ci sarà il sindaco uscente Luigi Albore Mascia con le sue 8 liste di appoggio. Sorteggio effettuato dalla commissione elettorale circondariale, presieduta dal viceprefetto Isa De Cesaris e formata da Maria Letizia Zuppardi e Cesira Di Gaetano con il segretario generale del Comune Antonello Langiu.