Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.945



Data: 04/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Maroni: pronti alla guerra se verrà ridotta Malpensa

MILANO Ben venga Etihad, purché non si tocchi Malpensa. Altrimenti sarà scontro con la Regione Lombardia e non solo. È questo il senso della levata di scudi avvenuta ieri a Milano con il governatore Roberto Maroni in prima fila. «Se l’accordo Alitalia-Etihad punirà Malpensa, gli esuberi saranno almeno il doppio» per l’effetto indotto, ha avvertito intervenendo su Radio24 il presidente della Lombardia, pronto anche a tagliare gli investimenti in Sea. Alitalia però «smentisce categoricamente». Non c’è nessuna intenzione «di chiudere o ridurre Milano Malpensa», è scritto in una nota diffusa in serata. Semmai il progetto è quello di «rafforzare» lo scalo.
«Non è questione di campanile», per Maroni. «Malpensa è considerato anche dal governo uno degli hub principali del Nord». Senza contare quanto già investito sullo scalo: l’ultimo impegno da 30 milioni è servito «per collegare i due terminal con l’alta velocità». Dunque, in caso di spostamento verso Linate Maroni, è deciso a «rivedere la strategia di investimenti su Malpensa e l’impegno nel capitale di Sea». Insomma, niente risorse per un sistema aeroportuale penalizzato, con riduzione di voli e di capacità, ha chiarito il presidente lombardo. Non solo: «Chi pensa di ridurre Malpensa avrà l'ostilità piena della Regione Lombardia e non solo», ha poi aggiunto lo stesso presidente tornando sull’argomento a margine di un convegno sul lavoro «molto preoccupato» soprattutto dell’ipotesi di concentrazione solo del cargo a Malpensa. «È una follia ridurre lo scalo che è la porta d’accesso per l’Expo sostituendolo con Linate. Tagliare la capacità di Malpensa, significa far arrivare i voli per esempio a Parigi, con danni evidenti anche per Expo».
Intanto proprio ieri lo Sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum ha confermato l'impegno della compagnia Emirates sull'aeroporto di Malpensa, «scalo che resterà il suo punto di riferimento in Europa, anche nella prospettiva di estendere l'operatività della compagnia verso altri Paesi». La guerra è cominciata.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it