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Data: 04/06/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Irpef, ipotesi bonus 80 euro alle famiglie numerose

ROMA Il bonus da 80 euro, esteso anche alle famiglie più numerose rimane in bilico. In un primo momento, ieri, il relatore al dl Irpef, Antonio D’Alì, aveva dato per certo l’allargamento, come altri esponenti del Ncd, in serata invece il nodo non appariva ancora sciolto e le commissioni Bilancio e Finanze hanno rinviato tutto a questa mattina alle 8.30. Sicuri invece i tagli alla Rai (150 milioni) ma salve le sedi regionali. Stop agli affitti d’oro. Riapertura della rateizzazione per chi ha saltato le rate di Equitalia. Rinvio al 2016 di bandi gara on-line, superando la pubblicazione sui giornali. Queste la novità più rilevanti dal Senato durante l’esame del decreto Irpef che oggi approderà in aula a Palazzo Madama. Ieri sera il governo ha presentato alle commissioni l’emendamento che prevede lo slittamento del pagamento della Tasi a ottobre per i Comuni che non hanno ancora deliberato l’aliquota: lo stesso provvedimento dovrebbe essere varato dal Consiglio dei ministri in settimana per renderlo subito esecutivo. Dati i tempi strettissimi (deve essere in aula alla Camera dal 13 giugno) appare ormai scontata la fiducia. Dunque il decreto passa il primo giro di boa ma non tutte le modifiche vengono accolte. Come, ad esempio, la richiesta di rendere più corposo il taglio all’Irap (ora al 10%). Argomento che però sarà recuperato nella delega fiscale. Una delle novità che riguarda i contribuenti è la riapertura della rateizzazione per chi aveva perso il beneficio. La proposta era stata avanzata dall’Ad di Equitalia, Benedetto Mineo, che in una recente audizione in Senato spiegava che la misura riguarderebbe debiti per 20 miliardi. Ora verranno riammessi alla rateizzazione i contribuenti decaduti dal beneficio per non aver pagato due rate. La nuova rateizzazione sarà per massimo 72 rate (meno dunque delle attuali 120 previste). Per richiedere le rate va presentata domanda entro il 31 luglio e riguarda i benefici persi entro il 22 giugno 2013. Novità anche per i gestori degli stabilimenti balneari: ok all’emendamento di Salvatore Tomaselli (Pd), che proroga il pagamento dei canoni delle concessioni demaniali al 15 settembre. Slitta anche (dal 15 maggio al 15 ottobre 2014) il termine per il riordino dell’intera materia. Intanto i tagli alle partecipate si attenuano: oltre alla Rai anche la Consip e le controllate delle società in via di privatizzazione (Poste ed Enav) vengono escluse dai tagli. Si prevede che i tagli generali ai costi operativi delle società (fissati nel 2,5% per il 2014 e 4% nel 2015) avverranno con modalità parzialmente o totalmente alternative rispetto a quelle più stringenti previste dall’articolo 20. Andranno però mantenuti gli obiettivi di risparmio. E sempre per Rai, mentre si conferma il taglio di 150 milioni, sono salve le sedi regionali e l’azienda potrà procedere alla cessione di quote di RaiWay mentre non dovrà più assicurare il mantenimento di Rai World. Torna anche la norma del M5S contro gli affitti d’oro: si prevede che le amministrazioni pubbliche e gli organi costituzionali possono comunicare, entro il 31 luglio 2014, il preavviso di recesso dai contratti di locazione di immobili. Il recesso dovrà essere perfezionato decorsi 180 giorni dal preavviso, anche in deroga ad eventuali clausole che lo limitino o lo escludano. La norma riguarda anche gli immobili di proprietà dei fondi comuni di investimento immobiliare.

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