ABRUZZO. C’è agitazione intorno alle nomine delle Asl che arriveranno probabilmente nei prossimi giorni, quando il nuovo governo si insedierà. Ieri la senatrice Stefania Pezzopane aveva chiesto al neo presidente Luciano D’Alfonso di mettere da aprte le logiche spartitore e far meglio del suo predecessore Gianni Chiodi. Analoghi suggerimenti anche da parte del sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente.
Oggi critica queste indicazioni il vice presidente uscente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis. «Sollecitare D’Alfonso sulle nomine e in particolare sui direttori generali delle Asl da parte di due personaggi che nel campo di nomine e incarichi hanno una ‘esperienza’ ultraventennale – sostiene De Matteis – testimonia la doppiezza e la scorrettezza dei personaggi».
Le parole più pesanti sono riservate a Cialente: «indirizzando i suoi strali anche sulla direzione generale della Asl, testimonia ancora una volta la sua cialtroneria politica. Infatti, quando si è trattato di ricollocarsi nella Asl e con orari di lavoro a dir poco singolari, l’attuale direttore dell’azienda sanitaria Asl era il migliore in assoluto. Vale anche la pena ricordare che nel suo ruolo di presidente della Conferenza dei Sindaci, con competenza diretta e specifica sulla sanità provinciale della Asl, mai lo abbiamo ascoltato proferire il benché minimo verbo sui vari problemi della sanità. Chissà come mai?»
De Matteis non si ferma più: «è evidente che questo comportamento cialtronesco è la conferma del livello di questi personaggi. Ieri tornava utile il direttore Silveri, oggi che bisogna gestire e lottizzare le nomine, appaiono improvvisamente i due ‘cavalieri della legittimità’. L’avesse detto chiunque altro, magari avrebbe avuto anche senso, ma detto da questi due…»
Affonto anche contro l’ex presidente della provincia: «nel corso degli anni di nomine ne ha maneggiate tante, appare incredibile. Mi auguro che D’Alfonso, che certamente non ha bisogno di simili consigli, si renda conto di quanto il suo partito sia disinteressato all’occupazione del potere. O forse la probabile nomina ad assessore di Lolli, crea qualche scompenso alla premiata ditta Cialente-Pezzopane rispetto a quanto forse avevano preventivato dovesse accadere. Infine che Cialente debba inghiottire la elezione di Pietrucci dopo averlo cacciato e lapidato pubblicamente, conferma ancora di più la doppiezza di questo tipo di persone».