PESCARA I numeri sono imponenti: in consiglio regionale si arrivò a un picco di 29 rappresentanti del centrodestra. In giunta, erano in dieci prima che De Fanis si dimettesse. Totale: quasi 40 persone di cui soltanto 6 o 7 rientreranno nell’Emiciclo (i sicuri sono Febbo, Sospiri, Gatti e Iampieri più ovviamente l’ex governatore Chiodi; dentro anche D’Ignazio per Nuovo Centrodestra e uno tra Di Dalmazio e Morgante). Per gli altri 33 ci sarà il ritorno alla vita reale fuori dagli uffici regionali. E’ un mini esercito quello che nel giro di una decina di giorni si troverà a lasciare gli incarichi tra palazzo Silone e le varie sedi pescaresi. Che atterraggio sarà? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, molti dei quali rimarranno comunque nei partiti con cui hanno governato dal 2009 fino a dieci giorni fa.
Uno degli atterraggi più morbidi è quello di Lanfranco Venturoni, ex capodipartimento di tutte le Medicine della Asl di Teramo. Lo aspette la pensione: «Non ci crederà - racconta con una battuta - ma io con la politica ci ho rimesso tanti di quei soldi e sopratutto, cosa che mi scoccia di più, anche l’onore».
QUANTI AVVOCATI
Sono tanti quelli che tornano alla libera professione: per gli avvocati c’è la fila. Nazario Pagano e Carlo Masci a Pescara, Emiliano Di Matteo ad Ancarano (non si è nemmeno ripresentato), oppure Giandomenico Morra a Teramo: «Principalmente mi occupo di penale - dice l’ex assessore ai Trasporti - ma prima vorrei davvero vedere chi viene eletto visto che ho letto di tutto e di più quanto a ipotesi». Dovesse andare male l’interpretazione della legge elettorale anche Mauro Di Dalmazio, ex assessore al turismo, tornerà ad occuparsi full time della professione forense.
IL TRIBUTARISTA CASTIGLIONE
Studio privato anche per il vicepresidente di giunta, Alfredo Castiglione però nel campo del diritto tributario. Poi ci sono quelli che tornano alle vecchie mansioni da impiegati: Ricardo Chiavaroli alla Fondazione Ciapi («Ma svolgo anche delle consulenze nel campo della comunicazione»), Daniela Stati era entrata da dipendente di Telespazio, Gianfranco Giuliante era a libro paga di una azienda privata aquilana «e stiamo valutando se riattivare il tutto - spiega l’assessore alla Protezione Civile - anche se io finchè sarò pagato andrò regolarmente in ufficio per svolgere le mie mansioni da assessore. Il dopo? Avrei un’alternativa per una collaborazione con un’azienda romana». Dipendente bancario in aspettativa invece era Luca Ricciuti.
Ritorno al full time invece nel settore privato per il consigliere Emilio Nasuti, imprenditore nel ramo del turismo e per l’ex assessore al Personale Federica Carpineta che si occupa dell’albergo di famiglia a Francavilla a Mare.