PESCARA Da lunedì mattina si tornerà ad impugnare i coltelli, per una resa dei conti che è solo rimandata. Intanto, in attesa dell'esito dei ballottaggi in Comuni chiave come Pescara, Teramo e Montesilvano, nel centrodestra abruzzese si torna a bocce ferme. Soprattutto in casa di Forza Italia, il coordinatore regionale Nazario Pagano spera di rastrellare qualcosina in più dal voto di domani per tamponare il risultato disastroso delle regionali e delle europee di due settimane fa. Insomma, si incrociano le dita e si carica il peso della rimonta sulle fragili spalle dei candidati sindaci.
Pagano ci crede e prova ad assumere il tono del condottiero: «Occorre mobilitare tutti i nostri iscritti e simpatizzanti per vincere domenica i ballottaggi di Pescara, Teramo e Montesilvano». Per lui la partita non è affatto chiusa, come sembrerebbe ad esempio nella sua città stando al grande vantaggio accumulato da Marco Alessandrini, già al primo turno, sull'uscente Luigi Albore Mascia: «Abbiamo ottime possibilità di recuperare e di affermarci dove abbiamo sfiorato il successo già al primo turno. Naturalmente -avverte il coordinatore di Forza Italia- è necessaria una massiccia partecipazione dei nostri elettori». In realtà Pagano, presidente uscente del Consiglio regionale, è proprio quello che rischia di più oggi nel partito di Berlusconi. Su di lui sono già piovute le critiche di esponenti autorevoli di Fi, come il parlamentare Fabrizio Di Stefano e l'ex assessore regionale Mauro Febbo, rieletto nella circoscrizione di Chieti ma con un diavolo per capello dopo il risultato del 25 maggio. La gestione delle liste, il caso-Chiodi, lo strappo di Pescara con il Ncd di Federica Chiavaroli per la scelta del candidato sindaco. Febbo e i suoi di carne al fuoco in questi giorni ne hanno messa parecchia.
I conti però si inizieranno a fare tra 48 ore, dopo il voto di domani. Ed è lo stesso Febbo a frenare i bollenti spiriti: «Le novità ci saranno, ma adesso calma. Aspettiamo». L'ultimo appello è stato affidato a Maurizio Gasparri, che ieri sera si è materializzato a Pescara per dare la spinta ai candidati sindaci del centrodestra: un mediatore tra i falchi e le colombe di Forza Italia, certo non un leader, un trascinatore. Anche questo un segno dei tempi.