Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.946



Data: 07/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso i ballottaggi (Teramo) - Lo svincolo Gammarana accende l’ultimo scontro. Ieri sera i due comizi di chiusura in piazza Martiri

Dopo la conclusione dei comizi di ieri sera in piazza Martiri, il giudizio passerà ora ai cittadini teramani che, domani dalle ore 7 alle 23, con un semplice tratto di matita potranno confermare o cambiare il proprio sindaco: promuovere ancora il senologo Maurizio Brucchi, forte del 49,7% del primo turno oppure portare alla ribalta l’avvocato e sfidante Pd Manola Di Pasquale. E’ stata una proroga di campagna elettorale molto movimentata, con le sue iperboli, dichiarazioni al vetriolo e con diverse metafore ornitologiche. Una campagna che ieri ha visto le coup de théâtre, l’annuncio in zona Cesarini da parte del sindaco uscente dell’inizio dei lavori per la prossima settimana dello svincolo della Gammarana, comunicazione che ha fatto seguito a quella «di una Tari più leggera già dai prossimi mesi, del 10-12%, in attesa dei riverberi positivi della diminuzione delle spese di conferimento dei rifiuti e della messa a regime di Vedelago».
La Di Pasquale non crede a questi annunci: «L’unica cosa che il Comune doveva fare, lo svincolo della Gammarana, perché il Lotto Zero è stato realizzato dall’Anas, non è riuscito a farlo, mentre per il resto devo dire che Brucchi deve smettere di parlare al futuro, io farò, deve pensare invece ai verbi al passato, che cosa ho fatto si deve chiedere».
«È stata una campagna non basata sui programmi, troppa confusione- giudica Brucchi- troppi personalismi e strumentalizzazioni, si doveva invece parlare di più dei programmi, noi però l’abbiamo fatto; abbiamo lavorato per Teramo, mi spiace per il presidente D’Alfonso, governatore di tutti, che è andato quartiere per quartiere, a suonare i campanelli dei cittadini per fare campagna per Manola, scordandosi delle sua veste istituzionale». Brucchi fa l’appello al voto che coinvolge tutti «anche coloro che non mi voteranno». Lui è per la continuità amministrativa: «Grandi problemi sono stati risolti altri sono in itinere. Il sindaco lo faccio per passione, continuerò a fare il medico e a fare il sindaco con la stessa forza, determinazione, serietà e onestà, questo mestiere diventa stressante solo quando devi affrontare le problematiche senza risorse ma amo il confronto con i cittadini».
«Il nostro programma- commenta da par suo la Di Pasquale- è rivolto a una crescita sociale ed economica del territorio, Teramo merita di partecipare al grande cambiamento che c’è, alla nuova riforma delle macchine amministrative». L’avvocato chiaramente si riferisce al fenomeno del momento, cioè a quel Renzi che ha spopolato con il suo Pd alle Europee. «Occorre un’idea nuova di politica riformista per rispondere ai problemi del territorio. Teramo- conclude la sfidante- può scegliere col ballottaggio tra un vecchio modo di far politica, rappresentato dal modello Teramo bocciato a livello regionale, oppure guardare invece al nuovo mondo e al vento riformista».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it