GIULIANOVA Hanno telefonato, inviato mail, scritto petizioni. Ma gli appelli dei pendolari che da Giulianova partono per Roma alle 4,35 con il bus Arpa sono caduti nel vuoto. E ora tornano a perorare le proprie richieste alla nuova amministrazione regionale. Il problema riguarda «il forzato cambio di autobus a Teramo, un fatto disagevole in quanto spesso capita di dover effettuare il cambio sotto la pioggia e, d’inverno, il disagio è particolarmente accentuato perchè a volte nevica e la temperatura è vicina allo zero. Dover aspettare del tempo al freddo a piazza San Francesco, dopo aver trascorso mezz’ora di viaggio in autobus ed essersi acclimatati, è illogico e incomprensibile». I passeggeri sono costretti ad aspettare una decina di minuti all’addiaccio. Non solo: sono costretti a riprendersi le valige dal primo autobus per caricarle sul secondo. «Spesso con noi viaggia un ragazzo disabile di Bellante che va a fare le terapie a Roma», racconta un pendolare, «e ha molte difficoltà a scendere e salire con le stampelle». Quello che i passeggeri non capiscono è perchè l’Arpa abbia «dovuto inserire tale cambio di autobus e per quale motivo non si possa instaurare una corsa diretta da Giulianova a Roma che transiti per Teramo. Ciò non porterebbe nessun aggravio o disagio agli utenti di Teramo ma renderebbe migliore il viaggio per noi che saliamo a Giulianova e per altri viaggiatori che salgono tra Giulianova e Teramo». In effetti da Giulianova partono delle corse dirette per Roma ma non a quell’orario. A questo disagio si aggiunge che spesso al ritorno a Teramo i pendolari debbano prendere il servizio urbano alla fine dei Tigli per tornare a Giulianova.