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Data: 07/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Disco verde del cda Alitalia all’alleanza con Etihad

ROMA Prosegue a tappe forzate la rotta di avvicinamento tra Alitalia ed Etihad. Non senza qualche mal di pancia da parte delle banche, che stanno limando i rispettivi impegni, ieri il cda della compagnia tricolore ha fatto un altro passo avanti, probabilmente quello decisivo, verso il matrimonio, dando mandato al presidente Roberto Colaninno e all’ad Gabriele Del Torchio di proseguire e chiudere la trattativa, possibilmente entro il mese. La lettera di Etihad, 26 pagine zeppe di richieste tecniche e obblighi da ottemperare, è stata analizzata nei dettagli dal board, che ha deciso all’unanimità di proseguire il cammino. Di fatto non c’erano dubbi sulla volontà dei soci Cai di blindare l’intesa, visto che all’orizzonte non ci sono alternative e che soltanto l’arrivo della compagnia del Golfo può dare una prospettiva di sviluppo. Tant’è che al di là delle questioni tecnico-legali da risolvere, proprio Del Torchio ha convocato i sindacati per giovedì 12 allo scopo di cominciare a discutere di esuberi e piano industriale. Anche qui l’obiettivo è sciogliere in fretta il nodo - in effetti molto più complesso di quello bancario - visto che in ballo ci sono non meno di 2.500-2.600 posti di lavoro.
Tornando al cda, durato poco più di 5 ore, Intesa Sanpaolo ha ribadito la posizione di sostegno alla trattativa, ma con l'obiettivo di uscire dall’azionariato nel medio termine. A sottolinearlo è stato lo stesso consigliere delegato della banca, Carlo Messina: «Tutto quello che deve essere fatto per favorire il progetto con Etihad lo faremo, credo poi che il governo stia gestendo questa trattativa nel modo giusto». Disco verde ovviamente anche da Colaninno e soci, Atlantia in testa, che hanno espresso «apprezzamento» per la proposta ricevuta da Etihad.
TAPPE FORZATE

Nel comunicato congiunto diffuso dalle due compagnie domenica scorsa si evidenziava, infatti, che «dopo l'approvazione, con la conferma dell'accettazione delle condizioni da parte del cda di Alitalia e dei suoi stakeholder, le compagnie aeree» avrebbero proceduto «alla preparazione della documentazione finale per completare l'operazione proposta, in linea con le regole dell'Unione europea e gli altri requisiti normativi». Secondo quanto risulta al Messaggero, gli studi legali sono già al lavoro per mettere nero su bianco i termini dell'intesa, dalla rinegoziazione dei 565 milioni di debiti alla revisione dei costi del personale, dallo scudo per i contenziosi del passato, alla struttura della Newco (51% in mano italiana e 49% in capo alla compagnia di Abu Dhabi).
Se tutto andrà compre previsto, come auspica il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, le nozze potrebbero essere celebrate entro luglio, con Etihad pronta a portare in dote circa 560 milioni di euro.
Intanto Alitalia si prepara all'esame dei conti dell'esercizio 2013. Un consiglio di amministrazione sarà convocato venerdì 13 giugno con all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio che si chiuderà, come noto, con una perdita consistente.

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