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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sanità, treni, tribunale: D’Alfonso rilancia

Andrea Gerosolimo sarà assessore nella prossima giunta regionale, «non sono io a deciderlo, ma sono state le urne a decretarlo». L’impegno del neo governatore Luciano D’Alfonso arriva al termine della sua prima uscita pubblica a Raiano, dove il presidente ha accolto ieri l’invito nell’ambito della Fiera della Casa sicura ed ecologica e della sagra delle ciliegie. È un riconoscimento di rappresentanza, quello al Centro Abruzzo, che arriva al termine di quello politico snocciolato su temi importanti come quello del tribunale. «Dopo il consiglio di insediamento - ha detto D’Alfonso - metterò all’ordine del giorno l’individuazione e il riconoscimento delle aree regionali nella quali deve essere garantita l’erogazione dei servizi fondamentali, quali la giustizia e la sanità. Mi batterò come un cinghiale perché il tribunale di Sulmona sia riconosciuto come tribunale di montagna e subito dopo dedicherò un’intera seduta alla Valle Peligna che, riconosciuta area di crisi da anni, non ha mai visto seguire azioni concrete». D’Alfonso parla dell’accordo con il Ministero, annuncia l’attivazione della linea ferroviaria Pescara-Sulmona-L'Aquila, investe su quella per Carpinone e sulla velocizzazione della Pescara-Roma. «La mobilità è la vera sfida contro l’accentramento demografico della costa - continua D’Alfonso - perché questo territorio deve valorizzare i suoi elementi di irripetibilità. Penso all’Abbazia Celestiniana a Sulmona: porterò il ministro Franceschini e penso alla ricchezza di questo territorio, della sua arte e della sua agricoltura, la sua vocazione turistica». Vocazione da difendere «contro il serpente che viene dalla Luna - dice riferendosi al metanodotto della Snam - faremo un piano regolatore del sottosuolo e creeremo grandi alleanze macroregionali per tornare padroni del territorio». Infine sulla sanità: «Non ci servono sultani e senatori regi della sanità che si fanno chiamare manager - spiega D’Alfonso - ma dirigenti che rispondano di quanto fatto e oggi l’Abruzzo paga 180 milioni di euro di mobilità passiva». Silveri è avvisato.

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