PESCARA «Complimenti al nuovo sindaco. Adesso però dialoghi con i cittadini e con i portatori di interesse, anziché chiudersi in una torre d'avorio per sbagliare in solitudine come hanno fatto i suoi predecessori». Il presidente della Confcommercio Ezio Ardizzi si congratula con Marco Alessandrini: «Il grande risultato che ha ottenuto - commenta Ardizzi - scaturisce dalla voglia di cambiare rotta e rappresenta anche un severo giudizio sull'operato della Giunta uscente». Si era spezzato da tempo l’idillio tra l’ormai ex sindaco Luigi Albore Mascia e il presidente dell’associazionbe dei commercianti, che cinque anni fa, quando era presidente della Camera di commercio, arrivò addirittura a fargli l’inchino e il baciamano in strada per ringraziarlo platealmente della riapertura della rampa dell’asse attrezzato in piazza Italia, chiusa nel 2006 dall’allora sindaco D’Alfonso. Negli ultimi tempi Ardizzi e Mascia sono venuti ai ferri corti per la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, fortemente voluta dalla Giunta di centrodestra in barba all’opposizione compatta dei commercianti. «La crisi non è ancora finita, il calo dei consumi continua - commenta Ardizzi - ma esistono ancora i margini per invertire la rotta: siamo a disposizione della nuova Giunta per dare il nostro contributo di conoscenza ed esperienza. Di certo occorre partire dal presupposto che la vocazione di Pescara è commerciale: la gente bisogna attirarla in città e non fare di tutto per scoraggiarla dal venire». Per la Confcommercio dunque una priorità imprescindibile è la «revisione del piano traffico, con la messa a punto di un sistema di parcheggi serio e la riapertura di corso Vittorio». Riflettori accesi anche sul rilancio di porto e aeroporto e stop ai cantieri inutili: «Laddove è possibile - dichiara Ardizzi - senza incorrere in penali, occorre bloccare immediatamente gli innumerevoli lavori pubblici, tipo la duna a Pescara Sud, appaltati dalla Giunta uscente senza una strategia di sviluppo organico della città e senza ascoltare il parere della collettività». Secondo Ardizzi i presupposti per operare bene ci sono tutti, «ma occorre fare presto e collaborare insieme senza pregiudizi per trasformare di nuovo Pescara nella locomitiva d’Abruzzo».