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Pescara, 24/11/2024
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Data: 10/06/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Chi trova un amico trova un Teodoro. Dinastia sempre abbonata al potere

PESCARA Chi trova un amico trova un Teodoro, specie al Comune dove la famiglia non sbaglia un colpo da vent'anni. La famiglia sta per Maurizio, Gianni e Piernicola, i tre fratelli più corteggiati di Pescara. A chi li accusa di opportunismo rispondono che il problema è l'esatto contrario: loro non vanno dove si vince, si vince dove vanno loro. Ed è così dal 1994, quando i Teodoro appoggiarono la Giunta di centrodestra di Carlo Pace; è stato così nel 2003 quando al ballottaggio si apparentarono con Luciano D'Alfonso favorendo la vittoria del centrosinistra; il tris nel 2009 a sostegno di Luigi Albore Mascia (di nuovo un'Amministrazione di centrodestra); il poker quest'anno in appoggio a Marco Alessandrini (seconda volta col centrosinistra). Un format di successo che dura da un ventennio, quello dei fratelli Teodoro è simile a un pendolo che non oscilla, ma gira intorno a se stesso, fedele nei secoli al suo elettorato, tremila e passa voti conquistati negli anni dell'apprendistato in politica. Un elettorato quasi fideistico nei quartieri più popolosi e difficili di Pescara dove i fratelli hanno messo la bandierina prima degli altri, tanto che gli altri, intesi come partiti e liste civiche, nemmeno ci provano a scalzarli. Li accusano di familismo, di clientelismo, loro replicano che sono sempre stati vicini a chi soffre, lavorando sul sociale, storico cavallo di battaglia. Maurizio è ritenuto l'eminenza grigia: dopo essere stato consigliere regionale, ha sfiorato l'approdo in Parlamento e oggi ha chiuso con i ruoli di protagonista, ma continua a tessere la tela. Gianni il più visibile a livello di nomine: due volte vice sindaco, presidente della Gtm, consigliere provinciale, non si fa pregare quando c'è la baruffa, tant'è che per due volte ha rotto i ponti con le Giunte di centrodestra dove aveva acquisito deleghe strategiche; aveva provato il salto in Regione con D'Alfonso, ma gli è andata male e ora reclama spazio. Piernicola il "cucciolo" di famiglia, un posto all'Aca inframmezzato dall'esperienza di consigliere provinciale di minoranza e da presidente della Circoscrizione Porta Nuova, appena eletto in Consiglio comunale e probabile assessore con Alessandrini. Per loro destra e sinistra pari sono, a parole tutti prendono le distanze dai tre fratelli, nei fatti a Pescara chi vuole governare non può prescindere da Teodoro, non ancora.

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