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Data: 10/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Teramo, Brucchi sfogo di rabbia poi si scusa con l’avversaria

Dalla campagna elettorale alla campagna intesa in senso bucolico: il sindaco Maurizio Brucchi staccherà la spina per una settimana di relax e riflessione prima di iniziare a pensare alla prossima Giunta. «E' stata una competizione dura ed estenuante, non tanto dal punto di vista fisico, quanto da quello psicologico», afferma il sindaco, rieletto con 800 voti di scarto rispetto alla sua competitor, Manola Di Pasquale. E in effetti, a conclusione di questo lungo percorso, Brucchi è scoppiato in un pianto liberatorio, lasciandosi andare ad affermazioni forti sulla sua avversaria, ormai sconfitta, ma anche sul neo Governatore D'Alfonso. Parole dovute anche all'enfasi del momento, su cui ieri Brucchi ha fatto una sorta di piccola marcia indietro attraverso un comunicato ufficiale in cui ha anche ringraziato gli elettori: «Abbiamo dato vita ad una campagna elettorale basata sui temi da proporre agli elettori, comunque difficile, ma condotta con equilibrio e rispetto degli avversari, come non sempre è avvenuto da parte di altri; e se nella serata di ieri (l'altro ieri per chi legge, ndr) sono emerse alcune frasi fuori dalle righe, credo ciò possa essere compreso nel clima di euforia e tensione in cui sono state pronunciate».
Ma se verso Manola i toni si sono fatti più lievi (Brucchi le ha anche inviato un messaggio distensivo sul telefonino), nei confronti dell'altra candidata sindaco, Graziella Cordone, l'atteggiamento resta lo stesso. «Aveva detto che se avessi vinto io sarebbe andata a vivere a Giulianova- ha ricordato Brucchi, citando una frase della Cordone- le acquisterò un biglietto del treno e glielo manderò, affinché lei possa onorare la sua promessa».
Dopo la pausa il sindaco incontrerà le forze politiche che lo hanno sostenuto, per mettere in campo la nuova Giunta, che sarà formata da 8 o da 9 assessori. Le donne saranno tre o quattro: probabile la riconferma di Mirella Marchese. Sul fronte delle deleghe tutto è ancora da stabilire, quel che è certo, al momento, è che il sindaco non terrà per sé quella alla Cultura. Ci sarà inoltre un Laboratorio ad hoc che rappresenterà un organo consultivo dell'assessore a cui verrà affidato questo settore. Sul piano operativo, la priorità sarà in primis la riapertura della scuola di Piano D'Accio, che dovrà tornare agibile entro settembre, ma anche un vero e proprio Piano manutenzioni, da realizzarsi sulla base delle tante sollecitazioni pervenute durante gli incontri della campagna elettorale.
Intanto contro Brucchi si scaglia l'ex candidato Berardo Rabbuffo, che smentisce le voci di accordi pre-elettorali sulle poltrone e ammette il fallimento del suo progetto di cambiamento. Allo stesso tempo però, l'ex consigliere regionale ricorda a Brucchi la sua «vittoria di misura» dovuta in gran parte al «suo apparato» e la perdita di oltre 3 mila voti rispetto al primo turno. «Ho combattuto una battaglia in maniera totalmente disinteressata, impiegando tempo, soldi e fatica con un unico obiettivo: cambiare il metodo con cui questa città è amministrata- afferma Rabbuffo in un comunicato-. Per questo sento di rispondere alle accuse di Brucchi, che ha parlato di possibili accordi tra me e Manola per un futuro incarico dirigenziale alla Team, smentendo seccamente questa ipotesi. Brucchi, nell'affermare questa palese menzogna, è in malafede o ignora che ho sempre ribadito che le poltrone non mi interessano».

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