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Data: 10/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Maragno: «Rifiuti e verde le urgenze di Montesilvano»

MONTESILVANO Non ha perso tempo il neosindaco di Montesilvano Francesco Maragno, che ieri mattina, nonostante i festeggiamenti protrattisi fino a tardi, si è messo subito al lavoro. Qualche ora prima aveva ricevuto una telefonata di auguri dal suo avversario Lino Ruggero. Un gesto di cavalleria, che lui ha apprezzato molto. Poi ha voluto incontrare i dirigenti comunali per fissare una serie di interventi prioritari dopo la paralisi amministrativa determinata da dimissioni di massa e commissariamento. Prima mossa, a stagione estiva ormai prossima cominciata, la convocazione (oggi alle 16,30) di una delegazione di balneatori e albergatori per il drammatico problema dei rifiuti e del verde.
I punti chiave dei rifiuti, quasi tutti di non facile soluzione: il numero dei cassonetti da aumentare, la loro distribuzione sul territorio, la raccolta del pattume da estendere al sabato e alla domenica per citare i più urgenti, ma egualmente importanti. In mattinata Maragno ha fatto visita alla mensa dei poveri gestita a Villa Verrocchio da don Giampietro Pittarello. «Dobbiamo partire dagli ultimi - ha dichiarato - e dare loro una dignità sociale».
Per oggi ed i prossimi giorni, in attesa della proclamazione ufficiale che si prevede per il 16 giugno, il neo sindaco continuerà a sentire le parti sociali secondo un preciso calendario. Intorno alle 13, ritagliandosi un quarto d’ora del suo tempo, ha vestito di nuovo i panni del papà ed è andato a prendere all’asilo il suo frugoletto di tre anni.
Adesso l’attende un compito molto delicato, la composizione della nuova giunta. Sarà necessario effettuare scelte oculate di fronte alla montagna di problemi che assillano la città. «Non è il caso di avviare il toto-giunta - spiega sorridendo maragno - ; per il momento è presto». E lo confermano alcuni eletti di Forza Italia, direttamente interessati all’esecutivo. La più giovane, Deborah Comardi, nonostante il suoi 638 voti inizialmente declinerebbe l’invito. Fare l’assessore diventa un fardello troppo pesante per una 22enne impegnata negli studi universitari. Ma soprattutto, sarebbe clamoroso il caso di una ex consigliera di Sel che entra in una giunta di centrodestra, l’ennesima riprova dell’anomalia insanabile della politica di Montesilvano. Se lei rinunciasse, Maragno dovrebbe optare per Manola Musa (ha preso 509 voti), già assessore con l’amministrazione Cordoma. Tornerebbe nell’esecutivo anche Ernesto De Vincentiis (447 voti) di Montesilvano futura. In discussione la scelta delle rappresentanti di Ncd-Udc fra Barbara Di Giovanni, nipote del big delle costruzioni Raffaele, che è anche il suocero del neo sindaco, e Valentina Di Felice, figlia dell’ex assessore Emidio Di Felice.
Il centrosinistra, intanto, fa i conti con la sconfitta. Eppure in pochi giorni era riuscita a colmare il divario che lo distanziava dal centrodestra. Gli esperti lo spiegano attribuendolo al frazionamento interno, ai continui litigi durante i 20 mesi di governo Di Mattia; una crisi acuitasi con le pugnalate dei 13 ribelli a quest’ultimo il 16 febbraio.
Lino Ruggero, il mancato sindaco ammette: «I troppi veleni all’interno della nostra coalizione ed il poco tempo per avviare una campagna elettorale valida hanno determinato il nostro crollo. Ma in consiglio svolgeremo una ferrea azione di controllo e per il centrodestra non sarà facile governare la città». Come dire, adesso viene il bello. Oltre al centro sinistra, infine, la compagine al governo dovrà poi far fronte ai tre consiglieri grillini Manuel Anelli (ha già occupato un posto da consigliere), Paola Ballarini e Gabriele Straccini, entrambi new entry.

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