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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/06/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Ecco la Giunta regionale Un monocolore dalfonsiano La Corte d’appello promuove la Sclocco e risolve la grana più grossa del governatore: ok a Lolli vice

PESCARA Nel pomeriggio di ieri, dopo diciassette giorni di attesa, è arrivata finalmente la fumata bianca. La Corte d’Appello dell’Aquila ha proclamato l’elezione del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso e di altri trenta consiglieri regionali, compreso il governatore uscente Gianni Chiodi. Il Partito Democratico pianta undici bandierine all’Emiciclo: nella circoscrizione di Chieti, infatti, è scattato anche il terzo consigliere, che sarà Antonio Innaurato, sindaco di Gessopalena, uscito vincitore dal testa a testa con Alessio Monaco, di Regione Facile, che invece resta fuori. Il nodo più spinoso, tuttavia, riguardava la circoscrizione di Pescara, che fino all’ultimo ha tenuto con il fiato sospeso la democrat Marinella Sclocco e Giorgio D’Ambrosio, di Centro Democratico. Alla fine l’ha spunta la Sclocco: un’ottima notizia per D’Alfonso, che oltre a liberarsi di uno dei suoi recenti avversari interni, risolve il problema legato alle quote rosa ed è libero di nominare Giovanni Lolli alla vice presidenza della Regione, in qualità di componente esterno. Il nuovo governatore, in Consiglio, potrà contare sul sostegno di una nutrita truppa democratica, composta da Pierpaolo Pietrucci, Giuseppe Di Pangrazio, Silvio Paolucci, Camillo D’Alessandro, Sandro Mariani, Dino Pepe, Luciano Monticelli, Donato Di Matteo, Alberto Balducci e dai già citati Innaurato e Sclocco. La seconda forza della maggioranza sarà Abruzzo Civico, che piazza Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri, mentre Regione Facile, che inizialmente sembrava nelle condizioni di ottenere il secondo consigliere, porta all’Emiciclo soltanto Lorenzo Berardinetti. Il seggio di Centro Democratico, scattato all’Aquila anziché a Pescara, premia Maurizio Di Nicola. Entrano in Consiglio anche Mario Mazzocca di Sel e Lucrezio Paolini dell’Idv. Per quanto riguarda l’opposizione, si infoltisce la compagine grillina, che conquista anche il sesto consigliere: Leandro Bracco, eletto nella circoscrizione di Pescara, darà man forte a Sara Marcozzi, Pietro Smargiassi, Gianluca Ranieri, Domenico Pettinari e Riccardo Mercante. Resta a bocca asciutta Fratelli d’Italia, mentre conquistano uno scranno Mauro Di Dalmazio, di Abruzzo Futuro e Giorgio D’Ignazio, del Nuovo Centrodestra. Tutto secondo le previsioni per Forza Italia, che oltre a Gianni Chiodi, in qualità di secondo candidato alla presidenza più votato, elegge gli ex assessori regionali Paolo Gatti e Mauro Febbo, insieme ai consiglieri uscenti Lorenzo Sospiri ed Emilio Iampieri. La partita per l’ingresso in Consiglio, tuttavia, non è del tutto chiusa: alcuni dei consiglieri in bilico, in seguito all’esclusione, presenteranno ricorso e potrebbero aprirsi delle lunghe code giudiziarie. I legali di Giorgio D’Ambrosio, ad esempio, sono già in preallarme e daranno battaglia fino alla fine. Compito in discesa, invece, per Luciano D’Alfonso, in vista della composizione della nuova giunta. L’elezione di Sclocco, che andrà agli Affari sociali, consente di incastrare agevolmente gli ultimi tasselli: Lolli sarà il vice presidente, con delega alla Ricostruzione, Paolucci presiederà un maxi assessorato che accorperà Sanità e Bilancio, Pepe andrà al Turismo, Gerosolimo all’Agricoltura e Mazzocca alle Attività produttive. Non mancheranno le resistenze, soprattutto da parte del democrat Donato Di Matteo, che reclama un posto in giunta e dell’Italia dei Valori, che rivendica pari dignità rispetto agli alleati. D’Alfonso, ad ogni modo, riuscirà ad accontentare tutti, attraverso altre forme di compensazione.

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