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Pescara, 24/11/2024
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12/06/2014
Il Messaggero
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Il rebus della giunta, deleghe pesanti per Marchegiani, Blasioli e Teodoro. Per nove posti corrono in undici, a rischio Cuzzi
e Persone comuni |
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Fra quote rosa da rispettare, partiti da accontentare e equilibri politici da non rompere, al neo sindaco Marco Alessandrini si prospettano giorni di fuoco. In attesa di comprendere chi sarà il ventesimo consigliere di maggioranza, una partita che si gioca all’ultimo voto fra le liste della coalizione di centrosinistra, iniziano a delinearsi alcune certezze circa la composizione della giunta. Il punto fermo è è che gli assessori saranno nove, probabilmente 4-5 in quota Pd, uno Sel, uno Lista Teodoro, uno Liberali-Cd-Popolari e uno Pescara insieme bene comune, di cui quattro donne. Ed ecco il primo grattacapo: possibile coniugare rappresentanza di partiti e rappresentanza di genere? Sicuramente, ad entrare nell’esecutivo sarà Paola Marchegiani, in quota Pd, non solo perché ha già ricoperto il ruolo di assessore durante la seconda giunta D’Alfonso e in un consiglio così giovane l’esperienza può fare la differenza, ma anche perché è stata la seconda degli eletti con 1478 voti. Per lei si ipotizza la delega all’ambiente. Ma in ballo c’è anche Sandra Santavenere, da sempre vicina al mondo del volontariato, che potrebbe andare alle politiche sociali completando così il 50 per cento del puzzle. Sulle altre due tessere si gioca la partita. Se il partito democratico deciderà di accollarsi una terza quota rosa, è probabile che sarà pescata all’esterno del consiglio un’esperta di finanza, in modo da poter ricoprire il ruolo tanto delicato quanto spinoso di assessore al bilancio. Ma in pista, secondo i bene informati, ci sono anche Lola Berardi, prima degli eletti della lista Bene comune, e la segretaria provinciale del Pd Francesca Ciafardini. Per quanto riguarda gli uomini, invece, non è da escludere che Scegli Pescara opterà per Gianni Teodoro, che non è riuscito ad aggiudicarsi un seggio in Regione, papabile assessore alla polizia municipale; mentre Adelchi Sulpizio potrebbe occupare il posto riservato ai Liberali. Non ci dovrebbero essere dubbi, invece, sull’ingresso in giunta di Giovanni Di Iacovo (Sel), che punta a cultura e turismo, e di Antonio Blasioli e Enzo Del Vecchio, i senatori del Pd: l’esperienza e il fortino di preferenze accumulato da entrambi dovrebbe garantire loro deleghe pesanti e di mestiere, a garanzia di qualità. Lo scenario più probabile è che a Blasioli vada la carica di vicesindaco con delega ai lavori pubblici, mentre il suo compagno di partito, Giuliano Diodati, potrebbe diventare il presidente del consiglio comunale. Resta ancora da verificare se Alessandrini, a cui resterebbe la delega all’Urbanistica, deciderà di destinare un assessorato anche alla lista Persone comuni, che in caso contrario sarebbe l’unica a non avere rappresentanti in giunta, e cosa farà Giacomo Cuzzi. Nel toto-giunta di questi giorni il suo nome è emerso raramente, ma c’è da star certi che il neo sindaco dovrà tenere in considerazione il fatto che Cuzzi è il quarto degli eletti, renziano della prima ora ed erede politico di Moreno Di Pietrantonio. «Ad oggi non ho ricevuto ancora proposte e non ho ancora parlato con il mio gruppo, Pescara cambia-verso, di questa possibilità - rivela Cuzzi -. Mi auguro, però, che vengano rispettati i criteri di meritocrazia elettorale e cambiamento». Per lui potrebbe essere riservata la delega al traffico. La quadratura del cerchio entro mercoledì prossimo, data prevista per la proclazione degli eletti.
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