ROMA Sciopero e stop del servizio dalle 8 alle 22, cortei in centro città con tensioni tra sigle sindacali e dove il servizio non si è fermato, presidi fuori turno per distribuire volantini di informazione ai cittadini. La protesta dei tassisti italiani contro l’applicazione di noleggio con conducente della multinazionale Uber è andata in scena con modalità diverse da una città all’altra. L’agitazione è stata indetta a livello europeo per protestare contro l’applicazione della società americana che permette di chiamare da smartphone un’auto con conducente. Le proteste dei tassisti si sono inasprite dopo la presentazione dell’ultimo servizio, Uber Pop, che permette ai privati muniti di auto di fare servizio di noleggio con conducente. La mobilitazione «con diverse modalità ha interessato tutto il territorio nazionale - ha detto il coordinatore nazionale di Unica taxi Cgil, Nicola Di Giacobbe - ed è stata composta, seria e compatta. È ora che governo, regioni e comuni rendano applicabili le leggi e le normative vigenti per combattere tutte le forme di abusivismo». Nel giorno della protesta nazionale dei tassisti si è fatta sentire anche la compagnia Uber che ha continuato ad offrire il servizio regolarmente, anzi con uno sconto sulle tariffe del 20 per cento.