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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/06/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Etihad punta 1,25 miliardi su Alitalia. I ministri Lupi e Poletti incontrano i sindacati. Gli esuberi a quota 2.251

ROMA Un investimento di Etihad da 1,25 miliardi da qui al 2018 e sull’altro piatto della bilancia 2.251 esuberi strutturali. Al termine del vertice tra i ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e del Lavoro, Giuliano Poletti, con le organizzazioni sindacali il clima che si respirava era di soddisfazione. Da un lato perché i tagli annunciati sono meno pesanti del previsto, come auspicato dal governo; dall’altro perché gli arabi, come del resto si evince dal piano industriale, puntano forte sullo sviluppo della compagnia tricolore che deve tornare all’utile nel 2017 (ebit di 108 milioni e 3,6 miliardi di fatturato), con più rotte e destinazioni internazionali (+40% in 4 anni), per diventare in cinque anni un vettore a cinque stelle.
IL FUTURO

Questa volta a illustrare il business model di Abu Dhabi ci ha pensato Lupi che ha spiegato ai tre leader sindacali (Angeletti, Bonanni e Camusso) che oltre ai 560 milioni immessi subito nel capitale, Etihad sborserà altri 690 milioni in quattro anni per il rinnovo della flotta Alitalia. Come dire che con queste premesse è quanto mai azzardato immaginare l’allungamento dei tempi o peggio una rottura della trattativa. Sia Lupi che Poletti hanno fatto capire che bisogna chiudere subito, mettendo la parola fine entro metà luglio, anche perché il governo darà il massimo sostegno sul fronte degli ammortizzatori sociali. E lo farà attivando un tavolo ad hoc al ministero e una serie di paracadute oltre al Fondo Volo. Entrando nel dettaglio, gli esuberi comunicati ai sindacati riguardano 1.084 dipendenti di terra (staff e operations), 380 tra piloti ed hostess e 787 dipendenti già in Cig volontaria a zero ore fino al 2015. Complessivamente quindi, 2.251 in sovrappiù rispetto alle esigenze prospettate. Nella Nuova Alitalia, nella quale Etihad verserà subito 560 milioni (387,5 con l’aumento di capitale, 112,5 per la società che gestisce il programma Mille miglia e 60 milioni per gli slot a Heathrow), ci saranno quindi a regime 10.659 dipendenti. Con un risparmio sul fronte del personale di circa 150 milioni.
LE REAZIONI

«Adesso - spiega al Messaggero Giovanni Luciano, segretario della Fit Cisl - entreremo nel merito dei tagli nell’incontro con l’azienda, ma l’impegno del governo e l’entità degli investimenti previsti ci sembrano due fatti rilevanti. Così come è importante che una grande azienda estera torni ad investire in un asset strategico come Alitalia». Cgil, Cisl Uil si augurano di poter ridurre il numero degli esuberi, ma è evidente che non faranno le barricate visto che il piano industriale disegna un futuro certo per la nuova alleanza. Nella Old Alitalia - che cambierà nome - resteranno invece gli esuberi e i contenziosi (a garanzia dei quali i soci Cai verseranno 200 milioni), mentre i debiti verranno sostanzialmente cancellati. Quanto ai tempi dell'accordo, sia la lettera del ceo di Etihad, James Hogan, che l’ad Gabriele Del Torchio, impegnato a Milano in un summit con le banche, fissano per il 31 luglio la data limite entro la quale decollare verso le nozze.

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