PESCARA L’aeroporto d'Abruzzo non subirà il taglio di 8 ore dell’attività, taglio più volte paventato dall’Enav (Ente nazionale assistenza al volo). La boccata di ossigeno è arrivata dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile) che è poi l’istitutzione che decide sulla programmazione, mentre l’Enav può soltanto suggerire variazioni e cambiamenti in base al volume del traffico aereo. La fiducia all’aeroporto d'Abruzzo, però, non è incondizionata, ma è a termine come ha stabilito lo stesso Enac, in pratica sino al termine dell’estate quando, in base a un monitoraggio effettuato sull’attività svolta, l’Ente valuterà se rinnovare la fiducia sine die o mettere mano al piano di ridimensionamento. Il presidente della Saga, la Società di gestione, Lucio Laureti mostra un sobrio ottimismo in merito alla decisione dell’Enac: «In linea con le indicazioni del Piano nazionale aeroporti e a seguito della proposta Enav di razionalizzazione dei servizi di assistenza al volo presso gli aeroporti a basso traffico - afferma - Enac ha avviato un iter di verifica che ha coinvolto tutte le società di gestione aeroportuali, tra cui Saga. Tenuto conto della peculiarità del traffico dello scalo abruzzese, con partenze nelle prime ore della mattina e arrivi a tarda notte, nonché dell’esigenza di assicurare la continua operatività del 3° Nucleo aereo della Guardia costiera, Enac ed Enav hanno convenuto sull’opportunità di mantenere l'attuale servizio h24, riservandosi di rivedere tale decisione all’esito di un periodo di monitoraggio».
Nell’ultima riga del comunicato c’è il sale della questione: il salvataggio dell’attività a pieno ritmo dipende da quanto riuscirà a produrre l’aeroporto d’Abruzzo in termini di traffico.
E in proposito, il segretario regionale della Filt/Cgil Franco Rolandi, incalza Laureti: «Dal presidente della Saga - sostiene Rolandi - ci aspettiamo un lavoro alacre per quanto riguarda il traffico merci, fermo a Pescara ormai da due anni dopo l’addio dei vettori Ups e Dhl. È chiaro che, oltre alla perdita del traffico merci, il colpo di grazia è arrivato dalla perdita dei voli postali. Per fortuna è stato scongiurato il declassamento, da 24 a 16 ore di attività con il taglio di tutta la fascia notturna. Ma il presidente Laureti si dia una mossa affinché l’attività cargo riprenda a buon ritmo, altrimenti il taglio, per ora congelato, potrebbe diventare una realtà». Da Laureti al nuovo presidente della Regione D’Alfonso, i sindacati invocano un secco cambio di rotta «perché l’aeroporto - aggiunge Rolandi - rimane l’infrastruttura strategicamente più importante per l’economia abruzzese. Dall’aeroporto non può prescindere la ripresa delle attività produttive, drammaticamente sentita dopo cinque lunghissimi anni di crisi. Una riduzione dei servizi avrebbe delle ricadute negative anche in termini occupazionali per i lavoratori dell’aeroporto stesso. Per il momento tiriamo un sospiro di sollievo, ma non è il caso di dormire sugli allori».