PESCARA I motociclisti si raduneranno oggi alle 15 in via Vasto a Pescara di fronte allo studio Fudo Tattoo: è da qui che partirà il corteo funebre per accompagnare il feretro di Jonny Morelli, il centauro di 30 anni morto nel tragico incidente sul corso che sarà salutato alle 17.30 nella chiesa di San Sebastiano a Villareia di Cepagatti. E’ nella chiesa del centro dove abitava Morelli che si svolgeranno i funerali del giovane tatuatore che, mercoledì notte, ha perso la vita in sella alla sua moto Triumph Speed contro l’autobus 7c che stava svoltando in via Caduti del Forte. Il video nell’auobus. Proseguono intanto le indagini della polizia stradale alla guida di Silvia Conti per capire che cos’è accaduto all’incrocio e perché la moto e l’autobus si sono scontrati. La telecamera all’interno dell’autobus ha ripreso la parte finale dell’incidente: un video in cui si vede la testa del povero motociclista sbattere contro la parte bassa della porta posteriore dell’autobus, mandare in frantumi i vetri mentre nel frattempo il conducente dell’autobus si dispera e porta le mani alla testa. Il video non chiarisce la dinamica dello scontro, ma l’impatto fatale del giovane che, secondo la ricostruzione della polizia stradale, avrebbe perso il controllo della moto e sarebbe caduto andandosi a infilare sotto il mezzo. Una tragedia in cui ci sono ancora tante ombre e su cui la polizia stradale è al lavoro per ricostruire la dinamica dello scontro con precisione e capire perché il giovane centauro sarebbe caduto. In moto con Morelli c’era la sua fidanzata Alex Mammarella che nello scontro ha riportato un trauma a un arto superiore. «Siamo passati con il verde». La ragazza, alla polizia stradale, ha riferito che Morelli è passato con il semaforo verde e di essere stata lei a gridare: «L’autobus, l’autobus!». La stessa versione fornita dal conducente dell’autobus 7C che, a quell’ora, viaggiava vuoto. Anche l’autista ha detto alla stradale di essere passato con il verde eppure qualcosa, a quell’incrocio, non ha funzionato. E’ per questo che i poliziotti sono ancora al lavoro sui semafori e hanno acquisito le registrazioni dell’impianto di sincronizzazione che riprende quando scatta il rosso. Quando per l’autobus scatta il verde gli altri semafori sono rossi eppure ricostruire la dinamica non è così semplice perché potrebbe essere legata anche a frazioni di secondi. Nei prossimi giorni, gli agenti della polizia stradale faranno delle simulazioni mentre, nonostante la zona centrale, nessun testimone – che non sia di parte – si è fatto avanti per aggiungere qualche dettaglio in più.