SCANNO Gli imprenditori di Scanno cominciano a tremare dopo aver appreso della chiusura anticipata degli impianti sciistici. La notizia è arrivata due giorni fa, in Comune, come un fulmine a ciel sereno a ridosso della prossima stagione che aprirà i battenti a breve. L’impianto di risalita, gestito dal 2010 dalla società "Sciare a Scanno" di Emanuele Paolone ha chiuso i battenti, lasciando tutti senza parole. Una risoluzione anticipata del contratto per la gestione che sarebbe dovuta terminare a settembre. A riconsegnare le chiavi dell’impianto nelle mani del sindaco, Pietro Spacone, proprio il gestore che ha deciso di non proseguire nell’attività estiva. E adesso a rischio ci sono anche una ventina di posti di lavoro. Gli operatori turistici sono spaventati e chiedono un intervento immediato per salvare la stagione ormai alle porte. Il rischio è per il mese più caldo dell’anno, agosto, quando Scanno solitamente è maggiormente affollata dai turisti. «Il gestore dell’impianto proprio giovedì scorso ha riconsegnato le chiavi al sindaco Spacone - ha sottolineato il consigliere provinciale, Amedeo Fusco - Adesso l’impianto è nelle disponibilità del Comune e del giudice delegato che dovranno trovare una soluzione in tempi brevi. Almeno da quello che abbiamo appreso, il gestore Emanuele Paolone ha delle inadempienze nei confronti della gestione e non riuscendo a saldare i conti ha deciso di risolvere il contratto prima della scadenza, fissata per settembre prossimo». Nel tardo pomeriggio di ieri, intanto, il sindaco Spacone ha convocato d’urgenza una riunione per cercare di risolvere in tempi celeri la questione. Secondo quando si è appreso, sembrerebbe che siano già stati presi dei contatti con alcuni imprenditori che potrebbero essere interessati alla gestione dell’impianto per la prossima stagione estiva e per quella invernale. «Sono fiducioso, stiamo cercando di trovare una soluzione definitiva che permetta a Scanno e agli operatori turistici di poter respirare - ha continuato Fusco - Quello che sta accadendo oggi lo abbiamo ereditato dalla passata amministrazione che oltre al dissesto economico ci ha anche lasciato la logica del "tirare a campare". Oggi è l’amministrazione che deve fare il primo passo ma al nostro fianco devono esserci anche le istituzioni che devono aiutarci a trovare una soluzione per il bene di questo territorio e di tutte le persone che lavorano onestamente». Gli impianti scioviari di Scanno riaprirono al pubblico nel 2010, dopo circa quattro anni di inattività. Un "colpo grosso", fu giudicato a quel tempo, che permise al piccolo centro lacustre di ricominciare la stagione invernale puntando sul turismo. Ad inaugurare l’impianto fu l’allora sindaco Patrizio Giammarco. Gli impianti di Colle Rotondo, tanto cari al Centro Abruzzo, tornarono così a vivere dopo anni di polemiche, ritardi e rimpalli di accuse. Le piste si sviluppano su 12 chilometri, attraverso i boschi che si trovano proprio al confine con il Parco nazionale d’ Abruzzo, Lazio e Molise. Un vero spettacolo della natura. Tre le seggiovie, che hanno una capacità di portata di circa 3mila turisti ogni ora. Ma la bellezza di questo impianto, considerato un gioiello, sta proprio nel fatto che la stazione di partenza si trova nel bel mezzo del centro abitato, rappresentando una notevole comodità per gli sciatori, oltre che ad un vantaggio per i ristoratori della zona.